Tartaruga marina Caretta scava e depone le uova ai bagni tra gli ombrelloni
È avvenuto ai Bagni Diana di Laigueglia il terzo caso di nidificazione registrato in Liguria
Laigueglia tartaruga caretta
– Poco dopo la mezza della notte tra il 19 e il 20 giugno una guardia giurata ha visto un grosso esemplare di tartaruga ai Bagni Diana di Laigueglia che scavava una buca per deporre le uova.
Terminata la deposizione, durata circa 4 ore, è tornata in mare.
Allertata la Guardia Costiera che ha delimitato l’area, avvertito il gestore dei bagni, contattato l’associazione Delfini del Ponente, già attiva in zona sul tema in accordo con il Gruppo Ligure Tartarughe Marine (Glit), e gli esperti del Glit, che riunisce Acquario di Genova, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure – settori Centro del Mare e Biodiversità, Università di Genova – Distav e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Questi enti hanno proprio l’obiettivo di gestire e studiare le nidificazioni di questa specie, promuovere azioni di sensibilizzazione e informazione sulla corretta procedura di gestione di questo tipo di eventi.
Stamani i tecnici dell’Acquario di Genova e Arpal insieme all’associazione Delfini del Ponente si sono recati sul posto, hanno verificato la posizione del nido a 7.5 metri dalla battigia, confermato la presenza delle uova, posizionato un data logger per la registrazione della temperatura, prelevato, tramite i tecnici Arpal, un campione di sedimento, e condotto un’azione di formazione e sensibilizzazione di tutti i soggetti presenti, tra cui il gestore dei bagni e il suo staff, il Comune di Laigueglia.
In precedenza la Liguria aveva registrato due nidificazioni: a Finale Ligure, nella spiaggia del Castelletto di San Donato dove, nel settembre 2021 erano state individuate tre piccole tartarughe marine, della specie Caretta caretta, dopo il momento della schiusa; a Levanto, sulla spiaggia libera, dove intorno alle 3 del mattino del 15 luglio 2022 un gruppo di ragazzi aveva assistito all’uscita dal mare di un esemplare di tartaruga e due guardie giurate, allertate dai ragazzi stessi, avevano assistito alla deposizione.
A Levanto il Glit si era attivato insieme a Comune, Carabinieri, Parco Nazionale delle Cinque Terre e Associazione Life on the sea Onlus per il monitoraggio del nido, la sua messa in sicurezza e la sua gestione, durata fino a fine settembre quando il nido è stato aperto dagli esperti e sono state trovate 117 uova risultate poi alle analisi non feconde.
La specie Caretta caretta
<<Tipica delle regioni temperate, nidifica nella stagione estiva – spiega Arpal -. Le uova vengono deposte nei primi mesi estivi e le uova schiudono dopo circa 40-60 gg a seconda della temperatura. I piccoli al momento della nascita misurano circa 5 cm e pesano in media 10-20 gr.
La femmina raggiunge la maturità sessuale tra i 15 e i 25 anni e si avvicina alla costa solo per deporre le uova in genere nella spiaggia dove è nata. In genere le schiuse avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come avvenuto in Liguria>>.
G. D. (foto e notizia Arpal)