1954 Italia sul K2 con Ardito Desio, 2024 squadra femminile ripeterà l’impresa

1954 Italia sul K2 con Ardito Desio, 2024 squadra femminile ripeterà l’impresa
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Dopo 70 anni per la prima volta partirà una squadra femminile italo-pakistana

Cai K2

– Il Cai per celebrare l’anniversario della spedizione italiana del 1954 guidata ad Ardito Desio, che prima al mondo raggiunse la vetta del gigante del Karakorum, ha promossa un’impresa tutta al femminile alla conquista della vetta del K2 per la prima volta.

Nove donne, quattro atlete e una dottoressa italiane, quattro pakistane, il 15 giugno partiranno con destinazione Pakistan per la seconda vetta più alta della Terra.

Giovani, giovanissime (anche una 19enne), alcune alle prese degli Ottomila per la prima volta: Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Anna Torretta, Cristina Piolini, Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar, Samana Rahim, e il medico Lorenza Pratali, organizzazione Club alpino con EvK2Cnr, associazione che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica in alta e altissima quota.

Arrivo al campo base per le prime attività alpinistiche e l’acclimatamento il 29 giugno, per poi puntare la vetta seconda quindicina di luglio.

<<Lungo lo Sperone Abruzzi, seguendo la via aperta dalla spedizione guidata da Ardito Desio, la salita atlete sarà anche “un’opportunità di formazione, ricerca e promozione di valori culturali e sociali>>. Alpiniste coordinate dal presidente EvK2Cnr Agostino Da Polenza.

<<Sono molto emozionata, è decisamente un bel traguardo e un grande onore per me – ammette Mingolla, arrampicatrice classe 1994 – la prima volta su un 8000 mi lascia in questo momento molte incognite, che mi portano anche ad allenarmi tantissimo perché non so cosa mi aspetta. Ma sono sicura che andrà bene>>.

<<Sicuramente ci saranno tante cose nuove per tante di noi, perché ad ogni esperienza che vivi in montagna, per quanto la puoi immaginare e aspettare, ci sono sempre tante incognite – aggiunge Silvia Loreggian -. Continueremo ad allenarci per arrivare al massimo>>.

<<Fare una spedizione al femminile è un valore aggiunto molto importante – spiega una tra le più esperte, Anna Torretta -. Ho sempre promosso l’alpinismo al femminile, da quando sono diventata guida alpina ho fondato la prima scuola di alpinismo femminile in Europa nel 2001. In un gruppo di sole donne si riescono a fare delle cose molto più importanti delle cose che fisicamente, magari avrebbero dei limiti mentali se fatte in un gruppo misto>>.

<<È una grande soddisfazione – afferma il presidente del Cai, Antonio Montani -. È un’occasione di celebrazione dei settant’anni della spedizione di Desio, anche di fare qualcosa di nuovo: la prima spedizione tutta femminile a questa montagna che rimane una delle montagne più difficili al mondo>>.

 

G. D.