Sassello, ritrovato il simbolo @ nell’erbario del 1770
Sempre di moda nonostante l’età
Sassello erbario
– Il simbolo @ chiamato chiocciola o at o a commerciale ha origini antiche, tanto che lo si è trovato in un atto del 4 novembre 1666 presso l’Archivio di Stato Parma.
A livello storico pare indicasse la parola anfora, intesa quale unità di misura, usata già nelle culture greche e romane, così come successivamente ritrovata in Spagna e in America del Sud.
In Italia lo si trova quale Addì (nel dì, nel giorno) che precede la data sui documenti, come appunto nell’atto del 1666, infatti nelle tastiere delle macchine da scrivere lo si trova dal 1884 (Accademia della Crusca).
Oggi viene usato principalmente in informatica, tra gli indirizzi di posta elettronica, così come precede il nick (abbreviazione di nickname – soprannome) su alcuni social; anche i vocabolari riportano il simbolo a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso.
Anche Sassello (Savona) conserva presso il Museo Perrando il simbolo Addì su di un documento molto particolare: si tratta dell’erbario più antico conservato nelle collezioni pubbliche liguri. La copertina riporta la data in cui è stato ultimato: 1770 @ 18 maggio Erbario Di Me Vincenzo Martini.
Martini, farmacista nato a Sassello il 16 dicembre 1722, vi raccolse sulle pagine di sinistra 174 esemplari di piante medicinali, per lo più facenti parte della flora sassellese, mentre sulla destra vi riportò la descrizione sulle caratteristiche botaniche e le principali proprietà terapeutiche, alcune riprese dall’Herbario Novo (1585) di Castore Durante (1529/1590) insigne medico presso la Corte Pontificia di Papa Sisto V.
Nello specifico 170 entità di cui 1 alga, 1 epatica, 7 pteridofite e 161 fanerogame appartenenti a 44 famiglie diverse, tra le quali le più rappresentative sono le Compositae (29) e le Labiatae (21). Tra le varie descrizioni alcuni utili consigli come quello relativo alla Betonica, allora usata per curare quasi tutte le malattie e alla quale venivano attribuiti poteri miracolosi come quelli descritti dal Martini di “custodire le anime ed i corpi degli uomini dai malefici, difendere i cimiteri dalle visioni che inducono timori e per proteggere i viaggi notturni dai pericoli”.
Questa è la rappresentazione di un simbolo, mi sia permesso l’uso della a, tanto @ntico quanto @ttuale.
Info tel. 019724100 – Il Museo Perrando, nella via omonima al numero 33, è aperto col seguente orario: giovedì – venerdì dalle 14,30 alle 18,30 / sabato 8,30 – 12,30.
G. D.