Green pass, Ministero chiarisce che gli esercenti non sono pubblici ufficiali

Green pass, Ministero chiarisce che gli esercenti non sono pubblici ufficiali
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La richiesta del documento di riconoscimento è discrezionale, niente multa all’esercente

Leggi circolare certificazione verde

Sebbene in ritardo arriva dal Viminale la circolare a firma del capo di gabinetto, prefetto Bruno Frattasi, che fornisce ai Prefetti le indicazioni in materia di verifica delle certificazioni verdi da Covid 19.

E’ evidente secondo la circolare come il ricorso alle certificazioni verdi rappresenti uno strumento di salvaguardia e di tutela della salute pubblica anche per scongiurare il ripristino di misure restrittive a fini del contenimento del contagio.

Ma quel che interessa di più è che gli esercenti non avranno più quel ruolo di “pubblici ufficiali” nel richiedere il documento di identità che diventa discrezionale, salvo casi di anomalie nei dati anagrafici, così come gli stessi esercenti non saranno multati tranne che nel caso di palese complicità col cliente.

Bene, viene così a chiarirsi uno dei motivi per cui ristoratori e gestori locali protestassero per quel ruolo di “poliziotti” cui non spettava loro, specie per i certificati falsi comprati in rete.

Sorge il solito dubbio su questo modo di operare tipicamente italiano, tantopiù che in questa pandemia paghiamo fior di consulenti: ci sarà mai una legge, una norma, una disposizione, un provvedimento, che preveda e riporti tutto, senza dover sempre aspettare il chiarimento dei chiarimenti che chiarisca ciò che non è chiaro?

 

G. D.