Sotto il Tarinè. Biossido di titanio: non sicuro quale additivo alimentare

Sotto il Tarinè. Biossido di titanio: non sicuro quale additivo alimentare
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Assoutenti diffida Ministero della salute: vietarlo subito in tutti gli alimenti commercializzati in Italia

 

Titanio, questo elemento chimico di cui sentiamo parlare da quasi mezzo secolo nel comprensorio Sassello – Urbe.

Esso viene utilizzato in campo medico (arti, protesi dentarie), ma anche nelle centrali elettriche, armature, navicelle spaziali, missili, vernici, rivestimenti.

La sua caratteristica è quella di essere molto resistente alle temperature elevatissime

Ma è anche usato nei prodotti di cosmesi e addirittura negli alimenti (gomme da masticare, additivi, integratori).

Non mi addentro oltre, ciò che in questi giorni ha catturato la mia attenzione è stato il parere di Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare – Agenzia governativa) che ha sede a Parma.

Efsa è un’agenzia europea, finanziata dall’Unione europea, che opera in modo autonomo rispetto ai poteri legislativi ed esecutivi europei (Commissione, Consiglio, Parlamento) e agli Stati membri dell’Ue.

Creata nel 2002, dopo le emergenze alimentari di fine anni ’90, come consulente scientifico sui rischi associati alla filiera degli alimenti e mangimi.

Ebbene, proprio in questi giorni l’Efsa ha sentenziato “non sicuro” il biossido di titanio

L’associazione dei consumatori Assoutenti è subito scesa in campo ed ha diffidato il Ministero della Salute ad adottare provvedimenti urgenti a tutela della salute dei cittadini.

<<L’Autorità Europea ha evidenziato il rischio che la sostanza sia genotossica e possa essere assorbita dall’organismo – ha spiegato il presidente Furio Truzzi -.

Un potenziale pericolo per la salute umana che, in base al principio di precauzione, deve portare le istituzioni italiane a misure atte a garantire la sicurezza alimentare”.

Per tale motivo – ha concluso il presidente – chiediamo al Ministero della Salute di vietare da subito la commercializzazione in Italia di prodotti come dolci e caramelle, prodotti da forno, brodi e salse destinati al consumo umano e che contengano al loro interno biossido di titanio>>.

 

Valutazione Efsa del 2021 sulla sicurezza del biossido di titanio (E171)

  1. Cos’è il biossido di titanio?

Il biossido di titanio è usato come colorante alimentare (E171) e, come tutti i coloranti alimentari, ha la funzione tecnologica di rendere gli alimenti visivamente più attraenti aggiungendo colore se non ne hanno oppure ravvivandone il colore originale. Il biossido di titanio è presente anche in cosmetici, vernici e farmaci.

  1. Quali alimenti contengono biossido di titanio?

Le principali categorie di alimenti che contribuiscono all’esposizione alimentare all’E171 sono: prodotti da forno, zuppe, brodi e salse (per neonati, bambini e adolescenti); zuppe, brodi, salse, insalate e creme salate da spalmare (per bambini, adulti e anziani). Anche le noci trasformate sono una delle principali categorie di alimenti che vi contribuiscono nel caso di adulti e anziani.

  1. Cosa afferma l’Efsa nel suo parere del 2021 sulla sicurezza del biossido di titanio come additivo alimentare?

Dopo aver condotto una recensione di tutte le evidenze scientifiche disponibili in merito, l’Efsa ha concluso che non sono da escludere timori circa la genotossicità delle particelle di TiO2. Sulla scorta di tali preoccupazioni in termini di genotossicità gli esperti dell’Efsa non ritengono più sicuro il biossido di titanio se usato come additivo alimentare. In altre parole per l’E171 non è possibile stabilire una dose giornaliera accettabile (Dga).La valutazione dell’Efsa riguarda i rischi da TiO2 usato solo come additivo alimentare, non per altri scopi.

  1. Bisogna smettere di mangiare prodotti che contengono TiO2?

“Anche se le evidenze di effetti tossici in genere non sono state conclusive, sulla scorta di nuovi dati e metodi ancora più solidi i nostri scienziati non hanno potuto escludere timori in termini di genotossicità e, di conseguenza, non hanno potuto stabilire un livello di sicurezza per l’assunzione quotidiana del Ti02 come additivo alimentare”.Nel loro ruolo di gestori dei rischi la Commissione europea e gli Stati membri rifletteranno ora sul parere fornito dell’Efsa e decideranno in merito a eventuali misure normative o consigli appropriati da dare ai consumatori.

  1. L’Efsa sta vietando il biossido di titanio?

No. Il compito dell’Efsa si limita alla valutazione dei rischi legati al biossido di titanio come additivo alimentare, ovvero una valutazione delle informazioni scientifiche pertinenti sul TiO2, la sua potenziale tossicità e le stime dell’esposizione alimentare umana. Qualsiasi decisione di tipo legislativo o normativa in merito all’autorizzazione degli additivi alimentari compete ai gestori del rischio (cioè la Commissione europea e gli Stati membri).

  1. E adesso?

La consulenza dell’Efsa sarà utilizzata dai gestori del rischio (Commissione europea, Stati membri) come base scientifica di eventuali decisioni da assumere in materia di regolamentazione.

 

G. D.