Unione Europea vuole il vino senza vino ma con l’acqua
Dealcolazione parziale e totale dei vini, questo il messaggio che viene dall’Europa: vendemmiare negli acquedotti
Prima la proposta di introdurre etichette allarmistiche per scoraggiarne il consumo, ed ora aggiungere acqua per togliere l’alcol al vino. Addirittura anche nei vini a denominazione di origine.
La Coldiretti Liguria lo definisce “Un inganno legalizzato per i consumatori che si ritrovano a pagare l’acqua come il vino”.
<<Viene permesso ancora di chiamare vino – continua Coldiretti -, un prodotto in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalità.
Così si mette a rischio l’identità del nostro vino, anche perché attualmente la definizione “naturale” e legale del vino vigente in tutta Europa prevede il divieto di aggiungere acqua>>.
Quest’ultima trovata di Bruxelles di aggiungere acqua al vino e togliere alcol viene peraltro dopo un anno di crisi nel settore enologico dovuto alle continue chiusure Covid.
Certo che pensare a tutto il buon vino italiano ed anche quello ligure, forse non tutti sanno che vanta ben otto Doc e quattro Igt, viene rabbia.
Doc: 5Terre, Rossese di Dolceacqua, Riviera Ligure di Ponente, Golfo del Tigullio-Portofino, Val Polcevera, Colline di Levanto, Colline di Luni, Ormeasco di Pornassio
Igt: Colline del Genovesato, Liguria di Levante, Colline Savonesi, Terrazze dell’imperiese
Il nuovo “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei” lancia continui allarmi per la salute e quindi presto vedremo sulle bottiglie messaggi come sui pacchetti di sigarette? Già Bruxelles ha permesso che si chiami vino (senza uva) quello ottenuto da lamponi o ribes, quindi non dovrebbe stupire l’acqua nel vino.
Chissà cosa penserà coLui, assai autorevole, che un tempo trasformava l’acqua in vino.
G. D.
https://www.redazionenews.it/una-al-giorno/2021/05/06/covid-sconfitto-sui-media-e-fuori-dai-bar-solo-dalla-superlega/