Sassello chi si sveglia a meno 8, chi dorme e blocca la via, chi ha il telefono muto
Se proprio non si riesce a chiudere il centro storico, almeno togliere i posteggi
Due palanche
– Oggi, la splendida giornata era prevista (vedi QUI), e con le stelle notturne il gelo è garantito. Tuttavia, un freddo anche contenuto, visto che il termometro nel sassellese oscilla tra i -8 e i -10, in altri anni si sono registrate ben altre temperature da candelotti oltre i -15 (5 febbraio 2012).
Tra qualche ora il sole sarà alto e ci si potrà concedere una lampada abbronzante gratuita tutta al naturale, vista l’escursione termica di mezzogiorno.
Forse non tutti. Quel povero padroncino bloccato in via Dabove, da un’auto lì parcheggiata da tutta la notte (i vetri sono gelati), farà tardi le sue consegne.
Ma dico, proprio non si riesce a rendere il centro storico vivibile e senza lamiere parcheggiate ovunque come fossero statuine smarrite in un presepe caotico e disordinato. L’intento di chiudere il paese alle auto mai ha sfiorato i pensieri degli amministratori degli ultimi quarant’anni. Certo, senza un progetto per San Giovanni è tutto difficile, e allora perché non togliere i posteggi? Saranno sì e no una ventina, nel Borgo c’è spazio. A quel punto ad ogni sosta selvaggia un carro attrezzi e con le multe ci si paghi il progetto, e non solo, per una strada dignitosa per San Giovanni con la conseguente chiusura del centro storico alle auto.
Infine, ancora un pensiero a quel povero padroncino bloccato in via Dabove, dovrà ben chiamare la famiglia per dire che arriverà tardi, e qui l’augurio è che il suo gestore telefonico non sia Wind Tre o Iliad (che qui si appoggia su Wind).
Perché? È muto da ieri. Sì, ora tocca a lui, ma a turno ci passano tutti i gestori.
E pensare che ci son lavoratori che qui operano in smart working, lo chiamano “lavoro agile”, ma agile per chi? Forse per i gestori telefonici che mai ti rimborseranno tutte le giornate di silenzio!
E chi potrà mai difenderci da questi disservizi sulla viabilità e su promesse mancate di fibre ottiche e di bande larghissime? Abbiamo due enti pubblici, il Comune e l’Ospedale, entrambi commissariati. Un onore!
Il sassellese da tempo ha delegato ad altri, quindi non ci resta che aspettare mezzogiorno e, come raccontava il mitico Gilberto Govi (che qui ha vissuto), prendere i nostri raggi. Chissà che qualcuno non ci metta pure due palanche nel cappello.
G. D.