Sassello, la cultura della rumenta o la rumenta della cultura?
Vogliamo un paese più pulito? Teniamolo pulito!
Sassello
– La cultura della rumenta non appartiene all’italiano, pensare che una città caput mundi (capitale del mondo) quale è Roma non operi la raccolta differenziata è barbaria. E come lei tante altre città che si mostrano ai propri cittadini ed a milioni di turisti.
Poi c’è anche chi la fa la raccolta differenziata, ma controvoglia e magari con sufficienza gettando il vetro nella plastica vanificando interi ritiri.
Le percentuali sulla raccolta nel savonese sono buone, e qui nell’entroterra registrano ottimi risultati, ma non basta. Troppi zoccoli duri vedono la differenziata come una sciagura, magari gli stessi che inorridiscono guardando isole di plastica negli Oceani.
Quelle casette che si incontrato qua e là sul territorio non sono ricettacoli di ogni qualunque, lì ci lavorano operatori a cui va dimostrato rispetto.
E che dire della pulizia del paese, per le vie, nei bui porticati, dove intere borse sono abbandonate sotto i piccoli bidoncini. Per non dimenticare dei padroni dei cani o meglio dei cani padroni, con rispetto per i bau.
Tra l’erba dei cigli di via Pozzetto verso San Sebastiano, via SM Rossello verso la scuola (!), dal ponte medievale, in loc. Pratobadorino verso campo sportivo, così come verso Sorerolo, brillano deiezioni canine di rara accoglienza e dimensione. Che poi oltre un sacchetto anche una bottiglietta d’acqua sarebbe gran cosa da portarsi dietro, chiedo troppo?
Un pensiero agli strenui difensori dei piccioni, volatili a cui si deve il “vonciume” maggiore. Facile proteggerli quando sporcano a casa d’altri.
Non va meglio a Pontinvrea dove una signora si affida ad una nota su Facebook per mostrare alcune foto e commentare <<Nuova discarica a cielo aperto a Pontinvrea! Siete degli incivili! Ogni sabato la discarica quella vera è aperta ed è gratuita, basta prendere un appuntamento, giusto per dire!>>.
Non ci si rallegra col “così fan tutti”, anzi, credo che a breve scada il conferimento della Bandiera Arancione, simbolo di accoglienza dei paesi di collina, e Sassello sarà quindi sottoposto ai parametri per un nuovo eventuale rilascio della stessa.
Mantenerla solo perché l’abbiamo inventata non è un grande onore, occorre meritarsela tutti insieme, dall’amministrazione comunale ai cittadini, dagli esercenti ai turisti.
G. D.