Ponte Morandi 14 agosto 2018 – 14 agosto 2022, oggi Ponte 43
43 vittime che, ormai, non chiedono più nulla
Di tante tragedie vissute direttamente o indirettamente questa del Ponte Morandi non l’ho mai “digerita”, troppo assurda, troppo impossibile.
Per noi liguri che su quel ponte siamo passati chissà quante volte, il crollo resterà una ferita che non si potrà cicatrizzare, per come è avvenuta e per come continua ad essere condotta.
Si chiede giustizia e non dovrebbe essere difficile ottenere almeno quella. Le responsabilità di questo disastro dovrebbero essere scritte nei contratti, negli accordi, nei documenti. Non ci sono serial killer da cercare al buio e neppure spionaggi internazionali da affrontare.
Ma tant’è!
Manca poco a quelle 11,36 del crollo 14 agosto 2018, ricordo diretto e vissuto poiché un quarto d’ora prima passarono di lì mio figlio, mio nipote, mia sorella, mio cognato. Dopo il disastro, causa linee intasate, non riuscii a mettermi in contatto con loro per una decina di minuti… lunghi, drammatici… stavano bene erano passati poco prima. Ma altre 43 persone no, non ce l’hanno fatta, e il pensiero va a loro e chi li piange.
Il ponte Morandi rifatto l’han chiamato San Giorgio, l’ho già scritto per me sarà sempre ponte 43.
G. D.