Miniera Tarinè, imbrattati gli indicatori turistici con simboli anarchici
I pannelli esplicativi lungo il Parco del Beigua rappresentano la difesa del territorio proprio da chi vuole la miniera
Tarinè ultime notizie dal Tar
In questi cinquant’anni di proteste contro la possibile concessione dell’apertura di una miniera sul monte Tarinè, territorio che si trova nel Geoparco del Beigua, se ne sono viste di tutti i colori (sì, anche politici), ma sempre nella massima responsabilità e civiltà.
Recenti manifestazioni sono state invece di dubbio gusto, tanto che alcuni pannelli indicatori che si trovano lungo il territorio del parco sono stati imbrattati con scritte e simboli che riportano a quelli anarchici.
Azioni che hanno costretto gli operatori del Parco Beigua alla pulizia e al ripristino degli indicatori.
Evidentemente chi ha imbrattato non è a conoscenza dell’utilità del Parco per il “No Miniera”, specie in questa fase che appare più decisiva di altre volte. Le corrette sollecitazioni per far rientrare il Comune di Urbe nel territorio Geoparco vanno proprio in questa direzione.
Protestare è democrazia, ma occorre farlo con buon senso e correttezza, specie nel rispetto della strategia di quanti da anni stanno lottando per questa giusta causa.
Il Beigua, così come il Tarinè e tutto il territorio in questione, non appartiene ad alcuno se non a sé stesso, gli uomini di danni alla natura ne fanno già abbastanza tanto da sentirsi padroni.
G. D.