Elezioni centrodestra, è rottura sul candidato sindaco a Cairo Montenotte
“C’erano due genovesi, uno spezzino e un rapallino…”
Se dalla elezione del Presidente della Repubblica ad oggi le scaramucce all’interno del centrodestra ligure si limitavano a qualche battuta, ora pare che l’alleanza vacilli sulle candidature alle prossime elezioni amministrative, Cairo Montenotte fra queste.
<<I rappresentanti del centrodestra unito si sono incontrati a Genova con i rispettivi coordinatori territoriali – disse l’on. leghista Edoardo Rixi a fine febbraio -. La decisone sulla candidatura a sindaco dell’importante città della Val Bormida dipende dalle decisioni sulla sanità locale ed è per questo che i partiti di comune accordo hanno deciso di attendere quelle che saranno le prospettive relative all’ospedale di Cairo uno dei temi più sentiti dal territorio nella prossima tornata elettorale>>.
All’incontro in presenza ed in videoconferenza vi parteciparono i coordinatori regionali Edoardo Rixi (Lega), Matteo Rosso (Fratelli d’Italia), Umberto Calcagno (Udc), Carlo Bagnasco (Forza Italia) e Andrea Costa (Noi con l’Italia). Quindi nessun rappresentante della lista Cambiamo con Toti.
Un mancato invito che Cambiamo non ha gradito e che affida al suo capogruppo queste parole.
<<Il centrodestra ligure si è riunito, a Chiavari, in vista delle elezioni di Cairo, senza invitare la Lista Toti – afferma Angelo Vaccarezza che della lista Toti (Cambiamo) è capogruppo in Regione -; trovo la cosa paradossale perché, dati alla mano, senza di noi all’interno della coalizione il presidente della Regione sarebbe Ferruccio Sansa.
Giova forse ricordare ai nostri alleati che anche nell’esperienza successiva al trionfo delle elezioni regionali, mi riferisco alle comunali di Savona, nonostante la debacle del centrodestra, la Lista Toti Savona è risultata il partito più votato all’interno della coalizione.
Un centrodestra che si presenta senza Toti, in Liguria, potrà essere testimonianza sul territorio, ma non può essere una forza di governo.
Gli alleati – prosegue Vaccarezza -, una volta riuniti, hanno sostenuto la seguente tesi: “Noi sospendiamo il nostro giudizio su Lambertini (attuale sindaco di Cairo Montenotte), finché non sapremo cosa vuole fare Toti sulla sanità in Val Bormida”.
A dirlo sono un politico di La Spezia, uno di Rapallo e due di Genova: comprendo che possa sembrare una barzelletta, ma purtroppo tale non è. Mi chiedo sinceramente cosa possa centrare l’attività regionale sulla sanità con il giudizio sul sindaco di Cairo Montenotte, sarebbe come se noi della Lista Toti dicessimo: “Per appoggiare il sindaco Canepa di Borghetto, aspettiamo di sapere se Centinaio manterrà la parola data sulla direttiva Bolkestein”.
Ma il problema, in realtà, è molto più grave perché dire che non si sia ancora capito cosa facciamo a Cairo è piuttosto incredibile. Giovanni Toti ha incontrato tutti – incalza il coordinatore regionale -, ha spiegato passo dopo passo cosa accadrà e si può essere in accordo o in disaccordo, ma nessuno dotato di un minimo di comprendonio può alzare la mano per dire di non aver compreso”.
Se, invece, questa operazione è fatta solo per agevolare Fulvio Briano, allora credo che chi lo pensi avrebbe il dovere di dirlo apertamente. Ognuno di noi ha una storia e dovrebbe ricordarsela, così come sono convinto che la ricordino i cairesi.
Se qualche nostro alleato avverte la nostalgia di qualche accordo innaturale con il Pd, lo dica. Noi siamo gli unici che hanno seguito tutte le alleanze in maniera lineare, siamo pronti a dare un contributo al progetto civico di Paolo Lambertini, che non ha bisogno che i partiti gli dicano se possa ricandidarsi o meno.
Lui si ripresenterà e verrà giudicato dai cittadini cairesi, per il lavoro che ha fatto, così come la gestione sanitaria di Giovanni Toti verrà valutata negli anni a venire. Una cosa, però, è certa: quando Paolo Lambertini lascerà il comune di Cairo la sanità sarà migliore di quella che aveva ereditato dal suo predecessore Briano, che durante i suoi 10 anni di sindacato, ha giocato insieme al suo partito, in maniera attiva un ruolo fondamentale nel depauperamento della sanità savonese.
Noi – conclude Vaccarezza -, a differenza di altri, siamo in grado di passare dalle parole ai fatti e di poterci confrontare sui contenuti, senza banalmente fermarci all’involucro, come ha fatto chi ci ha preceduto e oggi, infatti, siede all’opposizione>>.
G. D.