Alice Salvatore soddisfatta del risultato di “Il Buonsenso”, e ritorna sull’uscita dai 5Stelle
“Non era possibile rimanere inerti e passivi di fronte a questo disfacimento di una straordinaria rivoluzione culturale”
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https://www.facebook.com/Alice.Salvatore.ilBuonsenso/videos/376366116722898
Alle ultime regionali 2020 ha raccolto 6.088 voti con la lista personale ”Il Buonsenso”. Nel 2015 era la candidata presidente per il Movimento 5 Stelle da cui è fuoriuscita al momento dell’abbraccio del M5S col Pd.
Interessante leggere tutto il suo percorso che l’ha portata da eletta sicura a proporsi in solitaria e raccogliere oltre seimila voti, d’accordo, nessun eletto ma una bella soddisfazione e uno stimolo a continuare.
La premessa è dedicata ad un giornalista, poi i passi nel movimento, il Rousseau, il legame con Gianroberto Casaleggio (deceduto nel 2016), l’uscita e la fondazione del “suo” movimento.
<<Andrea Scanzi, va beh insomma Scanzi-a-fatica, quello allampanato con la testa enorme, parla sempre di me. Non riesce a smettere. Sentite un po’ cosa mi contesta. La mia scelta coerente di aver rinunciato alla poltrona quando il m5s romano voleva impormi, da candidata presidente per la Liguria, l’accozzaglia elettorale col Pd.
Ecco cos’è accaduto: a gennaio 2020 sono stata votata e scelta dagli iscritti su Rousseau come candidata presidente per il m5s in Liguria alle attuali elezioni regionali. Il regolamento con cui mi sono candidata diceva che non avremmo fatto alleanze elettorali regionali con i partiti, al massimo con le liste civiche. Questo potevo accettarlo. Purtroppo una settimana dopo essere scelta dagli iscritti, un gruppo di parlamentari liguri è andato a lamentarsi da Crimi perché volevano riaprire il dibattito sull’opportunità di fare alleanze elettorali col PD.
Mi hanno detto di silenziarmi
Da Roma invece di difendere la linea già intrapresa e tutelarmi, mi hanno detto di silenziarmi, che non avrei più dovuto dichiarare ai giornali che il m5s si presentava da solo alle elezioni in Liguria. Altrimenti i parlamentari sarebbero usciti con comunicati contro di me, il che avrebbe reso impossibile fare la campagna elettorale, e quindi avrebbero persino valutato di non far presentare una lista 5 Stelle in Liguria.
Io per tutelare il m5s mi sono silenziata, dolorosamente. I parlamentari hanno fatto molte pressioni coinvolgendo altri portavoce, così alla fine si è arrivati a richiedere una votazione su Rousseau per valutare se aprire alla possibilità di alleanza col PD. Prima però, da Roma, mi fu chiesto di fare un video pubblico dove aprissi io direttamente, da candidata presidente 5 Stelle, all’alleanza col Pd.
Fossi rimasta nel movimento la mia rielezione era certa
Per me questo non era proprio possibile. Perché sarei andata contro i principi in cui credo, quelli del m5s di Gianroberto Casaleggio, e avrei anche tradito la fiducia di chi crede in me. Dopo che mi sono rifiutata da Roma hanno smesso di contattarmi. Poi c’è stato il voto, e anche se di poco, purtroppo ha vinto il Sì, non all’alleanza ma al sondare l’alleanza col PD. Siccome per me questo era profondamente sbagliato e contraddittorio rispetto a tutto quello in cui avevo sempre creduto, allora ho ritirato la mia candidatura a presidente 5 Stelle, ma anche la mia candidatura a consigliere regionale, ero la capolista del m5s in provincia di Genova, la provincia dove il m5s ha storicamente maggior consenso.
La mia rielezione era praticamente certa. Ho rinunciato, con grande sofferenza e dolore. Ma volevo restare coerente! Non sarei stata me stessa, altrimenti. Poi è arrivata l’emergenza coronavirus. E oltre a questo triste episodio che ho vissuto, ho iniziato a notare anche tante contraddizioni, e troppe battaglie dimenticate. I miei colleghi in Regione intanto iniziavano a firmare congiuntamente comunicati con il Pd, Italia Viva, anche se di fatto adesso l’alleanza ancora non c’era.
Ho riflettuto a lungo e poi ho deciso che non era possibile rimanere inerti e passivi di fronte a questo disfacimento di una straordinaria rivoluzione culturale a cui ho dato anima e corpo per otto anni della mia vita.
ilBuonsenso continua valori e battaglie in cui ho sempre creduto
Così ho deciso di riprendere il difficile e duro percorso in cui ho sempre creduto, di restituire ai cittadini un prezioso strumento di riscatto sociale e risveglio delle coscienze, e ho fondato un nuovo movimento: ilBuonsenso www.ilbuonsenso.it per riportare in vita tutti i valori, tutti i principi e tutti i contenuti perduti del Movimento di Gianroberto Casaleggio. I valori e le battaglie in cui ho sempre creduto e continuo a credere, sempre>>.
Ne sentiremo ancora parlare, una tipa così mica si ferma.
G. D.