Liguria 19 maggio consiglio regionale: cronaca, discussioni, decisioni
Alice Salvatore esce dal M5S e fonda il gruppo “ilBuonsenso”
Organizzazione dei lavori del Consiglio regionale
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha chiesto una riunione dell’Ufficio di presidenza integrato ai capigruppo in cui porre la questione per permettere l’accesso di persone estranee al Consiglio negli uffici dei gruppi consiliari. Alice Salvatore (ilBuonsenso) ha condiviso la necessità di consentire l’accesso, in piena sicurezza, ai locali del Consiglio regionale, e ha ricordato, a questo proposito, le recenti ordinanze della giunta regionale che stanno riaprendo imprese, uffici e attività commerciali. Giovanni Lunardon (Pd) ha condiviso la proposta di Pastorino ed ha auspicato che le sedute, una volta terminate le opportune verifiche tecniche, tornino a svolgersi al più presto nella sede di via Fieschi. Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) e Angelo Vaccarezza (Cambiamo) hanno dato la loro piena disponibilità affinché, quando sarà possibile, il Consiglio tornino a riunirsi in aula.
Il presidente dell’Assemblea legislativa Alessandro Piana si è dichiarato disponibile a soddisfare la richiesta del consigliere Pastorino in una prossima riunione dei capigruppo e ha ricordato di essere stato il primo ad attivarsi per abbandonare la modalità della videoconferenza.
Personale sanitario in servizio presso le ASL liguri
Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Gianni Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta la dotazione organica interna, al 31 dicembre 2019, delle ASL liguri e dei presidi ospedalieri Galliera, Evangelico internazionale, San Martino e Gaslini, secondo le categorie utilizzate nel Libro Bianco della Sanità, suddivisa per azienda, dipartimento, reparto ospedaliero e servizio territoriale. Il consigliere ha chiesto, inoltre, quanti operatori esterni prestano servizio presso le aziende e di indicare anche la cooperativa di appartenenza, qualifica, mansione e monte ore mensile di impiego.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha annunciato la consegna immediata al consigliere di una lunga e dettagliata relazione di circa 90 pagine sulle informazioni richieste.
Strutture presenti e personale sanitario in servizio presso la ASL 5
Francesco Battistini (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Gianni Pastorino, in cui ha chiesto alla giunta quante sono le strutture complesse, semplici e territoriali nella ASL 5, in particolare al Sant’ Andrea, San Bartolomeo e San Niccolò, il numero dei primari o responsabili, al 31 dicembre 2019; la dotazione di medici e infermieri di ciascuna struttura, sia per quanto riguarda il personale in servizio e di qualsiasi tipo e, infine, il monte ore lavorate, per struttura e profili professionali, nel 2017-2018-2019, per ore di lavoro ordinario e non ordinario, includendo il lavoro straordinario, a gettone e quanto altro applicabile.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha annunciato la consegna immediata al consigliere della relazione, lunga oltre 50 pagine, elaborata dagli uffici dell’assessorato.
Pensilina dell’ospedale di Levanto
Su questo argomento sono state presentate due interrogazioni: la prima da Juri Michelucci (Italia Viva), la seconda da Francesco Battistini (Linea Condivisa) e sottoscritta dal collega del gruppo Gianni Pastorino.
Michelucci nell’interrogazione ha chiesto alla giunta quando verranno terminati i lavori di sistemazione della pensilina dell’ospedale di Levanto e il cronoprogramma per la risoluzione del disservizio. Michelucci ha affermato che la pensilina sarebbe pericolante da mesi e che questa situazione costringe le ambulanze a far scendere i pazienti in una zona scoperta, anche in caso di maltempo. In aula Michelucci ha sottolineato che il problema risale a sei mesi fa e ha chiesto maggiore attenzione per l’ospedale.
Battistini ha chiesto alla giunta i tempi in cui verranno ripristinate le condizioni della pensilina che consentano il suo utilizzo e il cronoprogramma dettagliato dei lavori. Il consigliere ha rilevato che la situazione costituisce anche un disagio perché espone operatori e pazienti alle intemperie. In aula ha sottolineato che l’interrogazione risale a tempi non recenti e ha condiviso la richiesta di Michelucci affinché la giunta presti maggiore attenzione alle esigenze del polo di Levanto.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha rilevato che la pensilina era stata messa immediatamente in sicurezza e che i lavori di ripristino sono iniziati l’8 maggio e termineranno entro la fine della prossima settimana. Viale ha sottolineato l’importanza strategica del polo ospedaliero di Levanto.
Formazione del personale sanitario ligure
Alice Salvatore (ilBuonsenso) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Marco De Ferrari e dai consiglieri Fabio Tosi e Andrea Melis del Movimento5Stelle in cui ha chiesto alla giunta quale sia il rapporto di collaborazione tra la Regione, l’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (AGE.NA.S) e il Consorzio per la Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie (CO.GE.A.P.S.); le procedure di monitoraggio intraprese da Alisa. sull’adempimento degli obblighi formativi da parte del personale sanitario che opera nelle strutture regionali; l’organo e le modalità di verifica delle attestazioni rilasciate dalle associazioni e dagli ordini professionali sui crediti E.C.M. (Educazione continua in medicina) conseguiti dal personale sanitario.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha assicurato che esiste uno stretto rapporto di collaborazione fra Regione e AGENAS e ha illustrato nel dettaglio le delibere regionali che contengono tutte le iniziative di formazione assunte e le procedure di monitoraggio effettuate da Alisa.
Kit diagnostico per ricerca anticorpi covid-19
Juri Michelucci (Italia Viva) ha presentato un’interrogazione sulla presenza sul mercato di un kit diagnostico per la ricerca degli anticorpi per il Cov-19 igG e igM. Secondo Michelucci si tratta di un metodo di indagine che potrebbe rivelarsi molto utile poiché gli epidemiologi affermano che l’infezione circoli dai primi giorni di gennaio, che la maggior parte dei contagi risulta asintomatico o con sintomatologia parainfluenzale e che i costi del test sono molto contenuti ed è un test eseguibile in qualsiasi azienda. Il consigliere ha chiesto alla giunta se è possibile verificarne immediatamente la disponibilità sul mercato e predisporne l’utilizzo su scala regionale e in tutti i laboratori.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha rilevato i ritardi del ministero della sanità, che solo il 9 maggio ha validato un test nazionale e ha ricordato che, al contrario, «un pool di esperti regionali aveva già dato indicazioni puntuali sull’utilizzo dei test». In particolare, l’assessore ha ricordato che i test sono già stati effettuati sul personale sanitario degli ospedali, altri 20 mila sono stati eseguiti sul personale e sugli ospiti delle Rsa e, infine, egli istituti penitenziari. Viale ha annunciato, inoltre, un accordo con le Camere di commercio per organizzare esami a tappeto nella ripresa delle attività lavorative per affrontare in sicurezza la fase 3: «La Liguria – ha concluso – è stata all’avanguardia anche rispetto ad altre regioni».
Chiusura dell’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte
Andrea Melis (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Fabio Tosi e da Alice Salvatore e Marco De Ferrari del ilBuonsenso, in cui ha chiesto alla giunta i motivi per cui non è stato mantenuto attivo un ospedale di entroterra per pazienti non affetti da Covid-19; la dotazione organica dell’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte al momento della decisione di chiusura della struttura; il numero di operatori medici e infermieristici in pianta organica nell’ospedale che sono stati chiamati a prestare il proprio servizio presso l’ospedale San Paolo di Savona o altra struttura ospedaliera dedicata alla cura di persone positive al Covid-19; il numero di operatori medici e infermieristici all’ospedale di Cairo chiamati a prestare il proprio servizio presso strutture ospedaliere non dedicate alla cura di persone positive al Covid-19 e, infine, le prestazioni erogate presso l’ospedale e la dotazione organica di medici e infermieri.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha sottolineato che «l’ospedale ha continuato a operare, se pur in modo ridotto ed è stato mantenuto come punto di riferimento per l’area della Val Bormida» e ha illustrato le attività svolte. L’assessore ha aggiunto: «Siamo entrati nelle fase della riapertura progressiva delle attività di elezione e anche a Cairo ripartiranno le attività sospese». Viale ha confermato la volontà di rafforzare il polo con alcuni interventi strutturali che porteranno anche alla riapertura del pronto soccorso.
Copertura assicurativa dei medici specialisti presso il Pronto Soccorso in ASL4
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta come viene garantita la copertura assicurativa ai medici professionisti che prestano servizio in questo momento nei reparti di pronto soccorso, in caso in cui si trovino di fronte a colpa grave, per i quali la polizza assicurativa non prevede copertura. Tosi ha rilevato che nella ASL4 diversi specialisti sono stati dirottati, per supplire alle emergenze, nei pronto soccorso degli ospedali, e che potrebbe accadere, dunque, che un medico non sia in grado di riconoscere immediatamente e, quindi, di intervenire correttamente per la risoluzione di una patologia come il Covid, che non ha nulla a che vedere con la sua specializzazione.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha illustrato nel dettaglio la normativa che regola la materia e anche il dibattito parlamentare in corso che ha portato alla presentazione di alcune proposte in merito, finora bocciate dal Governo. L’assessore ha concluso: «Pur condividendo l’esigenza di tutelare le professioni sanitarie, ricordo che occorre un intervento nazionale sulla normativa in materia, su cui le Regioni non hanno competenza».
Accordo integrativo sull’apertura degli studi di medicina generale sabato e festivi
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Francesco Battistini, sull’accordo integrativo della giunta regionale che prevede l’adesione all’apertura degli studi nel fine settimana purché il medico abbia l’attestato del Corso di Formazione Triennale e utilizzi il proprio ricettario per tutti i pazienti che si presentano e che il servizio è totalmente gratuito per i pazienti residenti Liguria. Pastorino ha chiesto quale metodo è stato adottato per realizzare il monitoraggio sul numero di medici che hanno aderito alla progettualità, in quali giorni e orari, la conseguente spesa pubblica, se è ritenuta congrua la spesa giornaliera sostenuta, in relazione al numero di pazienti assistiti.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha convenuto sulla necessità di garantire l’assistenza anche nelle giornate festive: «Occorre fare una riflessione anche per il futuro sulla portata di questa misura». Viale ha ricordato l’accordo integrativo già attuato con i medici di medicina generale per garantire il servizio il sabato e nei giorni festivi durante le vacanze natalizie e ne ha illustrato i risultati raggiunti: hanno usufruito del servizio 354 cittadini per un importo complessivo di 31 mila 600 euro pari a 89 euro a paziente.
Riconoscimento della Lingua dei segni italiana e integrazione delle persone sorde
Claudio Muzio (FI) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di dare seguito ai tre ordini del giorno in materia approvati dal Consiglio regionale nel 2008, 2015 e 2019 per favorire il riconoscimento legislativo della LIS e come sarà promossa la piena integrazione delle persone sorde e l’accessibilità ai servizi pubblici, in particolare nell’ambito sociosanitario, in quello dei trasporti e in quello delle telecomunicazioni. Muzio ha rilevato che le persone sorde devono affrontare ancora molte difficoltà e, fra queste, il mancato riconoscimento legislativo della LIS, l’assenza nei servizi pubblici sociosanitari, di interpreti, la carenza di sottotitoli in molti programmi televisivi, compreso il telegiornale regionale RAI e la mancanza di agevolazioni tariffarie sui mezzi di trasporto pubblico.
L’assessore alle politiche socio sanitarie Sonia Viale ha risposto: «Una legge di portata nazionale avrebbe la competenza per dare attuazione a principi riconosciuti a livello mondiale a cui anche il nostro Paese dovrebbe uniformarsi. Anche nel nostro contesto regionale – ha aggiunto – occorre tenere presente questa esigenza per dare possibilità a queste persone di interagire ed essere partecipi alla vita sociale». Dopo aver ricordato alcune iniziative assunte sulla base delle competenze regionali, l’assessore ha ricordato che proprio nell’emergenza Covid tutte le comunicazioni effettuate dalla giunta hanno fatto ricorso anche alla lingua dei segni per diffondere le informazioni anche alle persone sorde.
Sospensione servizio elisoccorso da parte del Ministero dell’Interno
Paolo Ardenti (Lega Nord Liguria-Salvini) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta quali comunicazioni ufficiali sono state inviate alla Regione in merito alla sospensione del servizio di elisoccorso il 29 febbraio e il primo marzo scorso. Il consigliere ha ricordato che il servizio è svolto dal corpo dei Vigili del Fuoco e che la USB Liguria ha preannunciato il 28 febbraio scorso l’interruzione del servizio per i giorni 29 febbraio e 1 marzo denunciando che vigili del fuoco liguri non hanno personale a sufficienza per assicurare i turni di servizio per il ruolo di “pilota operativo abilitato come primo pilota-capo equipaggio” e, dunque, fanno ricorso ai piloti di altre regioni che, su base volontaria, “coprono” la mancanza del pilota che, in quei due giorni, si è creata quando il Ministero dell’Interno ha annullato la missione di un pilota proveniente da Como.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha confermato le notizie illustrate dal consigliere e ha ricordato che la Liguria è l’unica regione in Italia che si avvale del servizio fornito dai vigili del fuoco, sulla base di una convenzione che più volte il ministero ha manifestato l’intenzione di non rinnovare e che è proseguita sempre con ripetuti rinnovi. L’assessore ha spiegato che due mesi fa il ministero ha comunicato, per l’ennesima volta, l’intenzione ferma di non rinnovare più l’accordo e che, dunque, la Regione procede tramite gara, come peraltro avviene in tutte le altre regioni italiane.
Ipotizzata chiusura del primo intervento dell’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte
Mauro Righello (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Giovanni Lunardon, sull’’eventuale chiusura del Punto di Primo Intervento presso l’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte. Il consigliere ha chiesto alla giunta se questa ipotesi trova fondamento nella governance sanitaria regionale e, in tal caso, quali azioni sarebbero messe in atto affinché l’ampio bacino di popolazione che fa riferimento afferente al nosocomio, peraltro con elevati tassi di anzianità, trovi strutture adeguate in termini di soccorso e di servizi sanitari essenziali.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ribadito l’intenzione di riqualificare e di non chiudere il polo ospedaliero e ha colto l’occasione per esprimere critiche nei confronti della precedente amministrazione regionale che, al contrario, «non ha messo a norma l’ospedale ed è stata, dunque, la giunta attuale a rimediare a quelle carenze».
Strutture aggiuntive per l’emergenza acuzie Covid-19 nella ASL 2
Mauro Righello (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Giovanni Lunardon, sulla ricognizione dei vertici di ASL 2, Alisa e Giunta regionale, sulle possibili strutture aggiuntive da utilizzare in caso di recrudescenza dell’epidemia, che vede come ipotesi anche la struttura della Scuola penitenziaria in Cairo Montenotte, la struttura ospedaliera dismessa del reparto MIOS nel nosocomio del Santa Corona di Pietra Ligure. Il consigliere ha chiesto alla giunta l’andamento della ricognizione e modalità, costi e tempi di approntamento di queste strutture.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha confermato l’intenzione di individuare aree aggiuntive e ha ricordato le strutture prescelte. Viale ha confermato una positiva ricognizione anche relativa alla scuola penitenziaria di Cairo Montenotte. «Ritengo importanti le aperture fatte nel periodo emergenziale perché – ha concluso – sono andate incontro ai bisogni del sistema sanitario e della popolazione».
Informazione in più lingue alla cittadinanza per l’emergenza nazionale Coronavirus
Luca Garibaldi (Pd) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di fornire alla cittadinanza uno strumento informativo con vademecum e strumenti in più lingue, per rafforzare ulteriormente le informazioni per la salute pubblica della collettività nel corso dell’emergenza sanitaria. Garibaldi ha rilevato che iniziative analoghe sono state già assunte in altre regioni e che la Liguria ha un elevato numero di residenti di origine straniera, che avrebbero benefici a ricevere le informazioni nella loro madre-lingua
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha spiegato che è compito del Ministero della salute provvedere a diffondere in più lingue le misure igienico sanitarie e di distanziamento sociale, che sono competenza governativa, e ha rilevato carenze, rispetto alla questione sollevata dal consigliere, sul sito ministeriale e dell’Istituto superiore di sanità.
Riattivazione del corpo delle Guardie ecologiche volontarie
Juri Michelucci (Italia Viva) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di riattivare il corpo delle guardie ecologiche volontarie con funzioni di polizia amministrativa e di affiancare le guardie alla Protezione Civile nella gestione dell’emergenza. Il consigliere ha rilevato che l’emergenza sanitaria richiede la messa in campo di tutte le forze e le energie regionali disponibili e che la legge regionale 30 del 1990, che ha istituito le Guardie ecologiche volontarie, non è mai stata abrogata, tuttavia il corpo è stato demansionato mentre attualmente potrebbe affiancare la Protezione Civile nella gestione dell’emergenza e nel controllo che tutti i cittadini rispettino le regole imposte dai Decreti Nazionali per evitare la diffusione del contagio.
L’assessore alla Protezione civile Giampedrone ha illustrato il quadro normativo circa l’elenco e i requisiti di idoneità richiesti alle associazioni di volontariato che intendono concorrere alla funzione di protezione civile della Regione. «Nel rispetto di queste norme – ha concluso – le guardie ecologiche potrebbero rientrare nella struttura operativa del volontariato regionale».
L’assessore all’agricoltura, caccia e pesca Stefano Mai ha rilevato che ci sono molte associazioni che collaborano con le guardie regionali in alcuni settori fra cui il controllo del territorio e della fauna selvatica.
Situazione della nave da crociera Costa Magica
Giovanni De Paoli (Lega Nord Liguria-Salvini) ha chiesto alla giunta di intervenire presso Costa Crociere e il ministero degli Esteri per avere notizie aggiornate sulla situazione della nave da crociera Costa Magica e sulle iniziative intraprese per fare rientrare gli italiani, tra cui i lavoratori liguri, nelle proprie famiglie. De Paoli ha ricordato che Costa Magica sarebbe dovuta rientrare in Italia il 2 aprile, ma si trova ad oggi nel Mar dei Caraibi, costretta alla quarantena in navigazione, dopo che erano stati riscontrati alcuni casi positivi al coronavirus tra i passeggeri. Una volta sbarcati i passeggeri, la nave si trova attualmente in navigazione verso Cuba con 900 membri dell’equipaggio molti dei quali italiani provenienti anche dalla Liguria e alcuni di loro sono positivi al coronavirus e il rischio della propagazione del contagio è elevato.
Assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone in una lunga e articolata risposta ha aggiornato sulla situazione: ha annunciato che dal 28 aprile la nave si trova ormeggiata nel porto di Ancona dove sono stati immediatamente attivati tutti i controlli sanitari previsti e che gli sbarchi sono disciplinati e coordinati da prefettura, capitaneria di porto di Ancona e dalle disposizioni ministeriali. Giampedrone ha spiegato di non avere altre informazioni circa il rientro avvenuto o futuro per i liguri che fanno parte dell’equipaggio.
Emergenza Coronavirus – famiglie con disabili gravi
Sergio Rossetti (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo Giovanni Lunardon, Giovanni Barbagallo, Luca Garibaldi, Mauro Righello sulle ripercussioni dell’emergenza sulle famiglie che hanno figli con disabilità grave. Il consigliere ha rilevato che molti ragazzi e ragazze disabili, che restano a casa da soli, perché i familiari sono malati o sono ricoverati con sospetto o conclamato Covid-19. Secondo Rossetti, inoltre, il familiare potrebbe non andare in ospedale per non lasciare solo il figlio non autosufficiente. Il consigliere ha chiesto alla giunta quando e in che modo Alisa pensa di avviare la collaborazione tra tutte le Asl, le famiglie e gli enti accreditati in attuazione il Dpcm del 17 marzo, che ha fermato l’assistenza domiciliare e le attività semiresidenziali per disabili, ma consente le cure e i servizi sanitari indifferibili per ripristinare, per i casi più gravi, l’assistenza a casa.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha illustrato nel dettaglio tutte le misure assunte anche presso strutture sociosanitarie extraospedaliere per tutte le tipologie di utenza, misure – ha detto – assunte in anticipo rispetto a quelle nazionali, e ha illustrato le altre misure, che saranno adottate grazie a fondi sociali europei, destinate all’assistenza domiciliare delle famiglie.
Tempistiche sull’avvio dei test sierologici e estensione dei test sierologici
Juri Michelucci (Italia Viva) ha presentato una prima interrogazione in cui ha chiesto alla giunta le tempistiche certe dell’avvio dei test sierologici. Il consigliere ha rilevato che la Giunta regionale ha accolto la proposta di allargare la base dei test sierologici partendo dal personale sanitario e che la situazione di emergenza e di necessità richiede che tale misura venga immediatamente attuata tuttavia – ha detto – fino ad oggi i test non sono ancora partiti.
Nella seconda interrogazione Michelucci (ha chiesto alla giunta di estendere i test sierologici anche agli operatori sociosanitari, operatori di Italy Emergenza, volontari e tutti coloro che lavorano in stretta sinergia con il personale dipendente e se sono già disponibili in Liguria, e in particolare in ASL5, i risultati e la percentuale di test eseguiti. Michelucci ha dichiarato che l’Amministrazione regionale avrebbe dato via in ritardo ai test sierologici sul personale sanitario esposto in prima linea contro l’emergenza da Covid-19.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricordato le misure già assunte da tempo dalla regione fra cui i test sierologici per gli operatori delle pubbliche assistenze e ha condiviso l’opportunità di estendere ulteriormente questi controlli anche agli operatori di Italy Emergenza.
Ospedale unico Asl5 ed equipe medica dedicata per Covid-19
Juri Michelucci (Italia Viva) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta se c’è la possibilità di dedicare nella Asl5 un ospedale e un’equipe di medici e infermieri per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 e rafforzare il coordinamento tra ASL e territori attraverso i Sindaci e i medici di base. Michelucci ha rilevato che oggi i reparti ospedalieri utilizzati dalla ASL5 per curare i positivi da Covid-19 sono fisiologicamente legati agli altri reparti ospedalieri e questo – ha detto – rischia di creare una situazione che non permette di tutelare al meglio gli altri ricoverati e non esiste una task force medica dedicata solamente all’emergenza da Covid-19 con il rischio che molti medici debbano passare da reparto a reparto per fronteggiare l’emergenza.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha garantito che le procedure adottate nei percorsi di accesso alle strutture ospedaliere assicurano la sicurezza del personale e dei pazienti e ha illustrato nel dettaglio tutte le misure assunte.
Criticità presso l’ospedale Villa Scassi di Genova
Giovanni Battista Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Francesco Battistini, sulla situazione dell’ospedale genovese Villa Scassi. In una prima fase dell’emergenza sanitaria – ha detto – l’ospedale non era compreso tra le strutture atte a fronteggiare la pandemia, ma questa condizione è stata improvvisamente cambiata: Villa Scassi è stata adibita a struttura per malati Covid-19 e, in pochi giorni, ha accolto circa il 50% di pazienti di Genova. Questa situazione – ha aggiunto – ha condotto a un sostanziale collasso del pronto soccorso e ci si trova vicino al punto di collasso generale, sia in termini di organico, sia in termini di dotazioni tecniche. Pastorino ha chiesto alla giunta di sgravare dal carico Villa Scassi e di adottare una strategia per una distribuzione più estesa dei malati di Covid-19 adibendo un unico ospedale con la specifica mission di cura dei pazienti Covid-19.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha colto l’occasione per ringraziare tutti gli operatori sanitari dell’ospedale genovese e ha ricostruito la vicenda che ha portato alla conversione del polo a struttura Covid. «Anche Villa Scassi – ha concluso – sta tornando progressivamente tornando alla sua operatività e alle attività di elezione».
Contratto di noleggio della nave “Splendid” Grandi Navi Veloci Spa
Su questo argomento sono state presentate un’interrogazione, illustrata da Giovanni Lunardon (Pd), e sottoscritta dai colleghi del gruppo Sergio Rossetti e Luca Garibaldi, e un’interpellanza, presentata da Alice Salvatore (ilBuonsenso) e sottoscritta dal collega del gruppo Marco De Ferrari e dai consiglieri Andrea Melis e Fabio Tosi del Movimento5Stelle.
Lunardon ha ricordato che il contratto di noleggio della nave “Splendid” della Società Grandi Navi Veloci SPA da parte della Regione per fornire assistenza ai pazienti Covid-19 dimessi dagli ospedali ma non domiciliabili. Il consigliere ha chiesto le spese di funzionamento, gli oneri a carico del charter, altre eventuali spese sostenute da ASL3, gli oneri totali di funzionamento e noleggio della nave per i periodi successivi al 3 aprile, data di scadenza del contratto.
Salvatore ha chiesto per quale motivo è stato deciso di adibire per l’emergenza la nave ospedale, anziché impiegare risorse – ha detto – dieci volte inferiori per ricavare posti letto sulla terraferma, anche considerando che la nave non viene usata per spostarla lungo la costa ligure, ma è ferma al porto di Genova e se questa scelta può comportare un grave pregiudizio economico per la Pubblica Amministrazione, fino a configurare un danno erariale.
L’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone ha ricordato che la scelta di attrezzare la nave da crociera per accogliere i pazienti dimessi dagli ospedali è stata approvata dal Comitato nazionale della Protezione civile e, rispetto ai fondi stanziati, pari a 1 milione e 200 mila euro per fornire assistenza fino al 3 maggio scorso, in realtà è stata già conteggiata una spesa inferiore, pari a circa un milione, per garantire assistenza sulla nave-ospedale fino al 20 giugno prossimo.
Tutela dei giornalisti e dei collaboratori delle sedi ANSA in Liguria e in Italia
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi, sulla crisi aziendale che ha colpito Ansa. L’Amministratore delegato della Cooperativa ANSA, infatti, ha recentemente annunciato al Comitato di redazione presunte perdite, legate all’emergenza sanitaria Covid-19, fra i 3 e 5 milioni di euro. Il conseguente piano economico-finanziario prevede il ridimensionamento pari al 25 per cento del budget riservato ai collaboratori e l’attivazione della Cassa Integrazione per quattro giorni al mese per tutti i redattori. “Questa eventualità – si legge nel documento – rischia di compromettere non solo la quantità, ma anche la qualità del servizio di informazione fornito da 75 anni dall’Agenzia, che rappresenta un punto di riferimento dell’informazione nazionale internazionale”. Il documento impegna la giunta “ad attivarsi presso il Governo e, in particolare, presso il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, Andrea Martella, affinché siano messe in atto tutte le iniziative possibili per tutelare il pieno esercizio del diritto all’informazione, sancito dall’articolo 21 della Costituzione, e garantire adeguato sostegno economico a tutte le realtà editoriali attualmente in crisi”.
G. D.