I regali per le prossime Festività, la classifica di cosa va di più
Al 1° posto i giochi, al 2° profumi, al 3° elettrodomestici, salgono abbigliamento e calzature
Grazie all’Unione Nazionale Consumatori abbiamo la situazione delle spese natalizie, addirittura una stima delle prime dieci vendite, non in base ai soliti sondaggi, ma elaborando i dati Istat sulle vendite al dettaglio.
I giocattoli vincono classificandosi al primo posto degli acquisti natalizi, come vuole la tradizione. Al secondo posto ci sono i Prodotti per la cura della persona come profumi, dopobarba, cosmetici, creme viso-corpo, trousse trucchi.
Al terzo posto gli Elettrodomestici come tv, macchine da caffè elettriche, tostapane, rasoi elettrici, aspirapolveri, radiosveglie, videocamere.
Lo studio analizza, per ogni gruppo di prodotti, l’aumento delle vendite, stilando la classifica di quelli che segnano il maggior incremento di spesa, non in euro quindi, non in valore assoluto, ma in termini percentuali rispetto alle vendite dei mesi precedenti.
In quarta posizione, si collocano i Generi casalinghi (utensili da cucina, cristalleria da tavola, porcellane, ceramiche e vasellame) mentre in quinta posizione, i Prodotti di cartoleria (libri, calendari, penne, agende, cartoline), in genere molto regalati dalle aziende.
Seguono le Dotazioni per l’informatica, la telefonia e le telecomunicazioni (cellulari, cordless, computer, tablet, E-book reader, mobili per computer, stampanti, giochi elettronici …), in settima posizione le Calzature, articoli in pelle e da viaggio (anche valige, borse, portafogli, cinture in pelle …) e, in ottava posizione, Abbigliamento e pellicce (anche guanti e cinture non in pelle, cravatte).
Queste ultime due voci sono in netto miglioramento rispetto agli anni pre-pandemia. Nel 2019, ad esempio, l’abbigliamento era in nona posizione, con una crescita delle vendite del 26,8%, contro il +35,7% di quest’anno, mentre le calzature erano addirittura fuori dalla top ten, in undicesima posizione, con un rialzo del 16,2% contro il +37,4 di oggi.
In nona posizione Altri prodotti (gioielli, orologi, cornici, oggetti d’oro o argento, fiori e piante …). Chiudono la top ten, Foto-ottica e strumenti musicali (macchine fotografiche, binocoli, microscopi, telescopi).
Solo in undicesima posizione, fuori dalla classifica, Alimentari e bevande. La voce include sia l’aumento di spesa che si verifica per il pranzo di Natale sia i regali a base di cibo, come panettoni, pandori, dolciumi, spumanti. L’incremento minore rispetto alle altre divisioni dipende anche dal fatto che la spesa alimentare è consistente durante tutto l’anno, a differenza di prodotti più specificatamente natalizi come i giocattoli.
Al dodicesimo posto, Mobili ed articoli tessili e di arredamento per la casa (articoli per l’illuminazione, quadri, tovaglie, centri tavola…).
<<La nostra è una classifica dei regali che vengono normalmente fatti – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione -, sulla base dei rialzi percentuali delle loro vendite, non una graduatoria dei più graditi.
Non sappiamo, quindi, se ricevere il classico profumo o dopobarba, piuttosto che un libro, al quinto posto, sia poi effettivamente apprezzato da chi lo riceve.
Quello che è sicuro è che sono molto donati, in alcuni casi anche perché sono regali facile da fare con prezzi accessibili per tutte le tasche. Rispetto al primo posto in classifica, i bambini, come è giusto che sia, restano i protagonisti del Natale>>.
Classifica delle spese di Natale in termini di variazioni percentuali del valore delle vendite del commercio al dettaglio (la % indica la Stima al rialzo delle vendite)
- Giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio (incluso equipaggiamento sportivo, esclusi giochi elettronici) 68,6
- Prodotti di profumeria e per la cura della persona (profumi, dopobarba, cosmetici, creme, trousse trucchi…) 53,8
- Elettrodomestici, radio, televisori e registratori (tv, macchine da caffè elettriche, tostapane, rasoi elettrici, aspirapolveri, radiosveglie, videocamere…) 48,6
- Generi casalinghi durevoli e non durevoli (utensili da cucina, cristalleria da tavola, porcellane, ceramiche e vasellame …) 42,9
- Prodotti di cartoleria, libri (libri, calendari, penne, agende, cartoline…) 42,0
- Dotazioni per l’informatica, la telefonia e le telecomunicazioni (cellulari, cordless, computer, tablet, E-book reader, mobili per computer, stampanti, giochi elettronici …) 41,4
- Calzature, articoli in pelle e da viaggio (anche valige, borse, portafogli, cinture in pelle …) 37,4
- Abbigliamento e pellicce (anche guanti e cinture non in pelle, cravatte) 35,7
- Altri prodotti (gioielli, orologi, cornici, oggetti d’oro o argento, fiori e piante …) 35,6
- Foto-ottica e strumenti musicali (macchine fotografiche, binocoli, microscopi, telescopi…) 30,4
- Alimentare (alimentari e bevande, alcoliche e analcoliche) 20,0
- Mobili ed articoli tessili e di arredamento per la casa (articoli per l’illuminazione, quadri, tovaglie, centri tavola…) 9,8
Lo studio analizza per ogni voce l’aumento congiunturale delle vendite che si registra a dicembre, stilando la classifica dei prodotti che segnano il maggior incremento di spesa, non in euro, non in valore assoluto, ma in termini percentuali rispetto alle vendite che si registrano normalmente nei mesi precedenti.
Considerato il successo del Black Friday e del Cyber Monday, durante i quali si acquistano anticipatamente alcuni regali di Natale, per alcuni gruppi di prodotti la stima non considera solo il rialzo delle vendite registrate dall’Istat a dicembre ma anche a novembre.
G. D. (Fonte Unione Consumatori)