Il Covid lo ha “favorito”: in Italia è boom per il biologico
Presentato il rapporto “Bio in cifre 2020”: in Liguria gli operatori del settore in crescita del 4,6%
I consumi domestici di alimenti biologici raggiungono la cifra record di 3,3 miliardi per effetto di una crescita del 4,4% nell’anno terminante a giugno 2020, sotto la spinta della svolta green degli italiani favorita dall’emergenza Covid-19.
E’ quanto emerge dal rapporto “Bio in cifre 2020” dell’Ismea esposto all’incontro organizzato dalla Coldiretti per la presentazione del rapporto annuale del Sinab (Sistema di Informazione Nazionale sull’agricoltura biologica), che registra i principali numeri del settore in Italia: mercato, superfici, produzioni del biologico, con le tendenze e gli andamenti storici.
In Liguria oltre 4mila sono gli ettari coltivati con metodo biologico, con il numero di operatori che ha superato i 500 (più della metà produttori), in crescita del 4,6% nel 2019.
La situazione emergenziale a livello italiano ha consolidato la crescita del settore che va avanti da oltre un decennio: si conferma la spinta che la grande distribuzione organizzata (Gdo) sta imprimendo al mercato biologico mostrando, durante il lockdown, un incremento delle vendite nei supermercati dell’11%. Gli italiani tendono a premiare il biologico nel fresco con aumenti del 7,2% per gli ortaggi e in alcune categorie specifiche come le uova che crescono del 9,7% nelle vendite secondo l’Ismea.
“Dal momento che l’Italia è uno dei maggiori importatori di alimenti biologici da Paesi extracomunitari – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – è importante dare al più presto seguito alla raccomandazione della Corte dei Conti europea, che invita a rafforzare i controlli sui prodotti biologici importati che non rispettano gli stessi standard di sicurezza di quelli Europei.
E’ necessario – proseguono dalla Coldiretti – intensificare le attività di controllo e certificazione del prodotto biologico in entrata da paesi extracomunitari, anche con un maggiore coinvolgimento delle autorità doganali, al fine di garantire sia i consumatori finali rispetto alla qualità delle produzioni, sia una corretta concorrenza tra produttori intra ed extra Ue.
L’agricoltura biologica rappresenta un tassello sempre più importante per il nostro territorio con le produzioni che, a livello regionale, vanno da quelle derivanti dall’attività zootecnica (latte, formaggi miele, carne), dall’olivicoltura, orticoltura e produzione di aromatiche, tutte molto apprezzate dai consumatori.
Per essere sicuri sempre del prodotto acquistato – suggeriscono Boeri e Rivarossa -, certificato bio e non, consigliamo di rivolgersi alle imprese del territorio direttamente in azienda o presso i mercati contadini di Campagna Amica Liguria, dove trasparenza e qualità sono sempre garantite.”
G. D.