La lotta alla cimice asiatica è partita in Liguria con due insetti predatori

La lotta alla cimice asiatica è partita in Liguria con due insetti predatori
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Primi lanci di insetti autoctoni per la lotta biologica

Lotta cimice asiatica

– La cimice verde o “cimice dei boschi” potrebbe avere i giorni contati, il primo lancio di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis – predatori naturali indigeni della oltre che della cimice asiatica, ormai tristemente presente sulle colture regionali – è iniziato ieri mattina in tutte le province liguri, all’interno di aziende agricole socie Coldiretti, debitamente selezionate nel corso delle attività di consulenza messe in atto nell’ambito della Misura 2 del PSR 2014-2022.

<<Questa particolare strategia di lotta biologica – affermano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale – punta a contenere la problematica delle cimici, in particolare della cimice asiatica, in maniera totalmente naturale e a impatto ambientale zero, mediante il rilascio in campo di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, considerati, per l’appunto, insetti utili>>.

<<Ciò avviene con il cosiddetto “lancio aumentativo”, che vede “un aumento della popolazione dei suddetti insetti utili indigeni in campo – spiegano i tecnici della Coldiretti – per parassitizzare le uova delle cimici.

Gli insetti antagonisti delle cimici sono stati trasportati in contenitori isolanti, così da essere mantenuti al fresco, e successivamente liberati nelle aree identificate per la sperimentazione durante le ore meno calde della giornata.

Sperimentazione che ha coinvolto tutta la Liguria, da ponente a levante.

Un’iniziativa che vuole tentare di risolvere in maniera totalmente naturale e rispettosa sia dell’ambiente che delle persone i problemi legati alle cimici, che oggi, purtroppo, coinvolgono agricoltori e produttori appartenenti a diversi comparti cardine dell’economia ligure: dal floricolo e florovivaistico all’ortofrutticolo, dal vitivinicolo all’olivicolo.

<<Siamo davanti a una vera e propria lotta biologica – aggiungono Boeri e Rivarossa – che prevede il controllo di un insetto dannoso attraverso l’immissione nell’ambiente di un altro insetto utile. Un metodo di lotta a impatto ambientale zero che, chiaramente, essendo dipendente dai ritmi della natura e improntato proprio al rispetto degli equilibri biologici, vedrà dei risultati con il tempo, ma in cui riponiamo piena fiducia>>.

Anche in altre regioni sono stati rilasciati questi insetti e utilizzati in programmi di controllo biologico zonali.

<<La sperimentazione portata avanti da Coldiretti in Liguria – concludono in presidente ligure e il delegato confederale – si inserisce in un importante filone di progetti che, oltre a dar vita a un’azione di contrasto alla cimice diretta sulle differenti colture, si pongono l’obiettivo di valorizzare il ripristino nel tempo di condizioni di equilibrio naturale della stessa cimice asiatica>>.

 

G. D.