Guardia Finanza a gennaio 989 violazioni sui prezzi della benzina
Unc: dati gravissimi, sanzioni devono salire. Codacons: numeri confermano nostro allarme
Rincari benzina
– Forse non tutto ha funzionato per il meglio se nel solo mese di gennaio la Gdf ha eseguito 2518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, di cui 341 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al ministero.
<<Dati gravissimi. Il fatto che il 39,3% dei benzinai sia stato multato, nonostante a gennaio fossero sotto osservazione, attesta l’ampia diffusione delle irregolarità – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. Insomma, il fatto che, come abbiamo sempre sostenuto, a gennaio non abbiano speculato sul rialzo dei prezzi, dovuto invece al Governo Meloni, non vuol dire che la categoria sia da assolvere.
Ecco perché rasenta il ridicolo che ora il Governo, invece di triplicarle, abbassi le multe per chi non comunica i prezzi al ministero o li espone difformi, passando dai vigenti 516 euro a 200 euro. Un premio invece di una punizione. Quanto alla sospensione dell’attività, è diventata una chimera visto che ora potrà avvenire solo dopo 4 omesse comunicazioni settimanali nell’arco di 60 giorni e non più dopo tre violazioni senza limiti temporali anche non consecutivi – conclude Dona -, come era nella formulazione del decreto n. 5 pubblicata in Gazzetta.>>.
Garantire maggiore trasparenza a utenti e rafforzare sanzioni ai benzinai fuorilegge
I dati della Guardia di Finanza relativi ai controlli presso le pompe di benzina e alle violazioni riscontrate in tema di prezzi, confermano in pieno le denunce avanzate dal Codacons nelle ultime settimane. Lo afferma l’associazione dei consumatori – da cui è nato il dibattito recente sui prezzi dei carburanti – commentando i numeri forniti oggi dalle Fiamme Gialle.
<<Le violazioni sul fronte dell’esposizione dei prezzi al pubblico, le irregolarità e l’omessa comunicazione dei listini al ministero proseguono indisturbate – denuncia il presidente Carlo Rienzi –. Una situazione grave che conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, tutte le nostre denunce circa le anomalie dei prezzi e i comportamenti scorretti a danno dei consumatori.
“Ma soprattutto i numeri della Guardia di Finanza accertano come sia indispensabile garantire agli automobilisti maggiore trasparenza in fatto di prezzi alla pompa, e come serva incrementare le sanzioni verso i benzinai scorretti – conclude Rienzi -, perché quelle attualmente in vigore fanno il solletico ai gestori e non rappresentano un adeguato deterrente>>.
Rincaro dei prezzi che hanno quindi nome e cognome!
G. D.