Controlli vini pregiati delle Cinque Terre, da 100 a 400 euro al litro

Controlli vini pregiati delle Cinque Terre, da 100 a 400 euro al litro
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Verifiche dei carabinieri Forestale sulla produzione annuale dei vini Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà

I vini delle Cinque Terre (Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore) a denominazione di origine protetta sono particolarmente tutelati nella loro produzione, e quindi la conservazione, il restauro e la valorizzazione del paesaggio storico agrario.

Infatti, i militari della Stazione carabinieri Parco Cinque Terre, coadiuvati dai colleghi del Reparto carabinieri Tutela Agroalimentare di Torino, anche quest’anno hanno controllato l’intera produzione dei vini “Cinque Terre” e “Cinque Terre Sciacchetrà”.

Due vini ottenuti da uve Bosco, Albarola e Vermentino coltivate e vinificate nel Parco Nazionale, nel cui territorio ricade tutta la zona di produzione della dop: il vino “Cinque Terre Sciacchetrà” è ottenuto da parziale appassimento delle uve dopo la raccolta, in luoghi idonei, ventilati, fino a raggiungere un tenore zuccherino di almeno 19° alcol potenziali; il vino ottenuto non può essere immesso al consumo prima del 1° novembre dell’anno successivo alla vinificazione; acquisita l’idoneità  dall’Organismo di controllo,  può essere venduto con prezzi al dettaglio variabili da 100 a 400 euro circa al litro.

Considerati il pregio e il limitato quantitativo di vino prodotto, i carabinieri Forestale dislocati nel Parco Nazionale delle Cinque Terre controllano annualmente tutta la produzione, al fine di contrastare le frodi e promuovere le produzioni conformi al Disciplinare di produzione.

Proprio in questo periodo autunnale i militari verificano i quantitativi sia di uva posta ad appassire, che di vino ottenuto dalle uve dell’anno precedente, nonché di vino bianco dell’annata, al fine di impedire l’utilizzo di uve o di vino d’altra provenienza; nel corso dell’anno estendono i controlli agli esercizi commerciali e ai vigneti iscritti all’Albo della doc.

Nel 2022 delle 32 aziende produttrici 19 hanno vinificato il vino “Cinque Terre”, 15 hanno selezionato e messo in appassimento uve per la produzione di “Cinque Terre Sciacchetrà”, una ha vinificato circa il 36% dell’intera produzione dei vini bianchi atti a divenire “Cinque Terre” e “Cinque Terre Sciacchetrà”.

Il quantitativo di uve messe ad appassire per produrre lo Sciacchetrà (30.378 kg) è stato inferiore a quello dell’anno scorso (37.658 kg), annata particolarmente favorevole; anche il quantitativo di vino bianco atto a divenire “Cinque Terre” (206.774 litri) è stato inferiore a quello dell’anno precedente (215.381 litri). Dal 2000 ad oggi, il 2007 risulta l’anno di massima produzione di uve per Sciacchetrà (45.515 kg).

In questa campagna vendemmiale sono stati eseguiti 26 controlli in 13 giornate, con una sola sanzione per irregolarità documentale.

Gli accertamenti, oltre a monitorare una produzione agroalimentare e territoriale d’eccellenza, diffondono una corretta informazione, reprimono i doli, verificano l’effettiva corrispondenza tra designazione e contenuto dell’imbottigliato, valorizzano le aziende produttrici, rassicurano il consumatore dell’autenticità e del valore dell’acquisto, garantiscono il buon fine degli investimenti sostenuti dall’Ente Parco per promuovere l’attività agricola tradizionale.

 

G. D.