Aumento prezzi, il rischio è Natale in bianco e Feste al buio
Confcommercio “Se fiammata prezzi rischio -5,3 mld consumi”, Assoutenti “Confermato nostro allarme”
Le analisi di Confcommercio sono in linea con l’allarme sui consumi di Natale lanciato nei giorni scorsi da Assoutenti, confermato quindi il rischio “gelata” sulle spese delle famiglie legate alle prossime festività.
<<I commercianti condividono i nostri timori sugli effetti del caro-prezzi per i consumi di Natale, che rischiano di essere affossati non solo dall’incremento dei listini al dettaglio, ma anche dai fortissimi rincari delle bollette di luce e gas – spiega il presidente Furio Truzzi -.
Un pericolo enorme per il commercio, considerato che il solo mese di dicembre concentra ben 110 miliardi di euro di consumi sui 900 miliardi totali spesi in un anno dalle famiglie>>.
Inoltre il rischio per Assoutenti è anche di un Natale “al buio”, con meno luminarie e una ridotta illuminazione natalizia nei negozi e nelle vie dello shopping delle varie città italiane.
<<Il fortissimo rincaro delle tariffe dell’elettricità, aumentate del 29,8% ad ottobre e destinate a salire ulteriormente nei prossimi mesi, sta portando molti piccoli esercenti a ridurre l’illuminazione natalizia all’interno e all’esterno dei propri negozi, allo scopo di contenere la bolletta – prosegue Truzzi -.
Il rischio quindi è che il caro-energia possa tagliare anche le luminarie delle festività, determinando un Natale più buio nelle vie dello shopping>>.
Un pericolo che, secondo Assoutenti, riguarda anche le famiglie.
<<Se i negozi riducono le luminarie, molte famiglie italiane potrebbero rimanere al freddo e al buio per morosità incolpevole, non riuscendo a pagare le bollette schizzate alle stelle.
Per questo Assoutenti – conclude il presidente – chiede al Governo una moratoria di Natale volta ad assicurare a tutti gli italiani luce, gas e acqua nelle case ed evitare distacchi nelle forniture>>.
Governo corra ai ripari contrastando crescita dei prezzi e tagliando Iva e accise su carburanti
Il Codacons condivide l’allarme sui consumi di Natale lanciato oggi da Confcommercio, e chiede al Governo di correre ai ripari per salvare le feste degli italiani e il commercio.
<<Una riduzione dei consumi per 5,3 miliardi equivarrebbe ad una minore spesa pari a -204 euro a famiglia solo in occasione del Natale – spiega il presidente Carlo Rienzi -.
Sul commercio e sugli acquisti delle famiglie pesa non solo la fiammata dell’inflazione, ma anche i forti rincari delle bollette luce e gas e la crisi delle materie prime che sta determinando incrementi dei listini in tutti i settori.
Il rischio concreto è quello di un Natale “in bianco”, con una forte riduzione dei consumi in tutti i settori legati alla festività, dai regali agli addobbi, passando per viaggi e alimentari, ed effetti a cascata per l’economia nazionale in un momento in cui la ripresa dovrebbe essere sostenuta e aiutata – prosegue il presidente Codacons -.
Per questo ribadiamo la nostra richiesta al Governo di intervenire adottando come prima misura la riduzione delle tasse sui carburanti, tagliando Iva e accise su benzina e gasolio – conclude Rienzi – in modo da contenere la spesa delle famiglie per i rifornimenti e limitare la crescita dei prezzi al dettaglio, con benefici per consumatori, imprese e industria”.
G. D.