Festival di Borgio Verezzi prime anticipazioni 2022

Festival di Borgio Verezzi prime anticipazioni 2022
Spread the love

Sarà dedicato “alla Pace nel mondo”, in programma dall’8 luglio al 16 agosto

La prima novità della 56^ edizione del Festival di Borgio Verezzi 2022 è proprio la dedica alla pace nel mondo.

A proposito della difficile situazione internazionale, Stefano Delfino direttore artistico del Festival spiega: «Noi tutti ci auguriamo che, quando comincerà il Festival, il conflitto in Ucraina sia terminato. Ma anche se così non fosse, a maggior ragione la dedica vuole ribadire l’inconciliabilità tra la cultura e la guerra».

Il programma, ancora in fase di rifinitura, avrà come principali caratteristiche le molteplici sfaccettature delle dinamiche familiari (e della coppia), un’ampia panoramica della drammaturgia internazionale – dalla Nuova Zelanda al Canada –, e un omaggio al cinema, attraverso proposte ispirate a celebri film.

Innanzitutto, una curiosità: “No wags. Il calcio (non) è uno sport per signorine”, uno spettacolo sui luoghi comuni che riguardano le donne e il calcio e che andrà in scena il 16 luglio in concomitanza con i campionati europei di calcio femminile, alla vigilia della terza partita dell’Italia nel girone di eliminazione.

Poi a cavallo di Ferragosto, il teatro torna nelle grotte dopo due anni di stop a causa della pandemia e lo fa con una delle tante prime nazionali in cartellone: “La storia straordinaria di Arthur Gordon Pym” (nella foto), liberamente tratto da “Il racconto di Arthur Gordon Pym” di Edgar Allan Poe, in cui si narrano l’ammutinamento e il feroce massacro a bordo del brigantino americano Grampus, in rotta verso i mari del Sud, e le successive peripezie dell’equipaggio.

Ospiti della Camera di Commercio Riviere liguri, durante la conferenza stampa è stato poi ricordato il premio intitolato alla Camera, destinato ogni anno allo spettacolo di maggiore successo del Festival, che abbia cioè avuto non solo ottima qualità e alto gradimento da parte del pubblico, ma abbia saputo attirare a Verezzi molti spettatori e si sia conquistato un ampio spazio sui media, con una buona ricaduta economica sul paese e contribuendo alla promozione del territorio.

Per l’edizione 2021, il riconoscimento è stato attribuito a “Tre uomini e una culla”, la delicata e divertente commedia di Coline Serreau che aveva chiuso il 55° Festival di Borgio Verezzi con tre sold out.

Infine, Lorenzo Bergallo ha ricordato il sostegno attivo che l’associazione Vivere Verezzi, di cui è presidente, ha sempre dato al Festival: «I soci volontari collaborano con il comune durante gli spettacoli e nelle giornate di prove generali, e come associazione ci siamo posti l’impegno di interfacciarci con le realtà commerciali verezzine, facendoci portavoce tra queste e il comune allo scopo di agevolarne le relazioni>>.

 

G. D.