Casa del rock: giochi col flipper di Elton John, metti l’anello di Hendrix…

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Ma anche suonare il basso di Sting, la chitarra di Steve Vai o infilare il jack nell’amplificatore di Jimmy Page

Mariano Freschi

in oltre in 40 anni di passione sconfinata ha collezionato 45mila pezzi ora a disposizione degli appassionati, in un luogo unico in cui si respira lo spirito della musica rock che ha cambiato il mondo

Freschi apre le porte di casa sua, a San Giorgio Piacentino, un piccolo paesino alle porte di Piacenza, dove appassionati o semplici curiosi, gusteranno un patrimonio vastissimo che ripercorre la storia del rock: dall’amplificatore di Keith Richards, alla batteria dei King Crimson, dall’armonica usata da Roger Daltrey in Quadrophenia all’impianto utilizzato dai Free di Paul Rodgers al Festival dell’Isola di Wight del 1970 ma anche decine di migliaia di fotografie, poster, libri e riviste.

Per visitare questa collezione straordinaria e ascoltare le incredibili storie che stanno dietro a ognuno di questi pezzi unici, è sufficiente scrivere una mail a info@madeinrock.it

Nella collezione anche la mostra Rock on stage, oltre 400 oggetti storici tra strumenti, amplificatori, pedaliere, effetti che sono stati sui più prestigiosi palcoscenici internazionali. Ma anche memorabilia varie appartenuti alle più grandi stelle della musica rock e più di 45mila pezzi tra fotografie, poster, tour book, picture disc, libri e riviste che il collezionista piacentino ha raccolto nell’arco di oltre 40 anni di passione sconfinata.

Mariano Freschi_La casa del rock_IMG_8832_bassa

Mariano Freschi ha realizzato un sogno che si muove a ritmo di rock: creare una vera e propria Casa del Rock per poter dare vita a un luogo unico in cui si respiri in ogni momento della giornata lo spirito della musica che ha cambiato il mondo.

«Vogliamo parlare a tutti gli appassionati – spiega Mariano Freschi – siano essi ventenni o settantenni, amanti del progressive, di hard & heavy o di una delle innumerevoli anime che compongono la meravigliosa galassia del rock».

Il suo entusiasmo gli ha permesso di fondare di Made in rock, un’associazione senza scopo di lucro che ha come obbiettivo la promozione e la valorizzazione della musica rock e della cultura ad essa legata. L’associazione opera grazie all’apporto di Stefano Prinzivalli per la parte di Comunicazione e Marketing.

 

 

G. D.