Agriturismi Liguria. Partono le nuove norme
Nasce l’Agriturismo Diffuso, una nuova tipologia di ospitalità agrituristica
<<A seguito della richiesta da parte delle associazioni di categoria di aggiornare le norme che regolamentano l’attività degli agriturismi – afferma l’assessore all’Agricoltura di Regione Liguria Stefano Mai -, dopo una serie di incontri, siamo arrivati alla definizione di un documento che sostanzialmente recepisce buona parte delle loro richieste>>.
Così l’assessore a seguito della riunione di Giunta che ha approvato una delibera di modifica delle disposizioni di attuazione per l’attività agrituristica. In particolare, sono stati modificati i limiti dell’esercizio di queste attività, elevati ad un massimo di 38 posti letto, 65 coperti a pasto, 150 degustazioni al giorno e 14 piazzole per ospitalità agrituristica.
Anche tutto il territorio regionale è ora a “prevalente interesse agrituristico” per cui vi si potrà esercitare l’attività.
L’impiego dei prodotti aziendali sale al 70%, meglio specificato: minimo 40% propria produzione, minimo 30% prodotti provenienti da aziende agricole o imprese ittiche professionali del territorio regionale.
Anche una novità: è stata aggiunta l’attività di agricampeggio, attraverso la quale tende, caravan, autocaravan possono essere messi a disposizione ai fini dell’ospitalità.
Inoltre è si potranno svolgere enoturismo e oleoturismo oltre alle attività agrituristiche. Per queste è stata anche definita un’apposita tipologia di targa.
<<Ho voluto poi rimarcare la possibilità di costituire reti di impresa nel settore agrituristico: in sostanza – spiega Mai – attraverso la formula che le aziende riterranno più opportune sarà possibile creare una rete di impresa che possa mettere a sistema i servizi erogati sul territorio. Nascerà così l’Agriturismo Diffuso, una nuova tipologia di ospitalità agrituristica.
L’agriturismo diffuso dovrà essere dotato di un centro di ricevimento da intendersi come punto attraverso il quale vengono forniti in modo unitario i servizi di promozione, commercializzazione dell’offerta di ospitalità, compresi servizi di prenotazione, ricevimento, accoglienza e punto informazioni. Questo tipo di agriturismo sarà funzionale ad una fruizione estensiva del territorio e potrà essere costituito da strutture localizzate in diversi e differenti fondi agricoli. Avrà la possibilità di organizzare visite guidate e potrà fungere come un vero e proprio punto di informazione turistica>>.
Sarà l’ispettorato agrario che avrà compiti di vigilanza e controllo per fornire indicazioni e ausilio in occasione di verifiche attinenti all’attività agricola e agrituristica.
<<Tengo molto a ringraziare le associazioni di categoria agricole – prosegue conclude Mai – con le quali si è fatto un lavoro molto proficuo. È sempre più l’importante riuscire a trovare un punto di contatto fra le diverse esigenze rappresentate. Continueremo a lavorare per migliorare ulteriormente il testo>>.
G. D.