Emessi 18 Daspo Willy dal Questore di Alessandria per gravi episodi di violenza

Emessi 18 Daspo Willy dal Questore di Alessandria per gravi episodi di violenza
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Tra i fatti anche un tentato omicidio e lesioni gravi

Daspo Willy

– Forte risposta da parte del Questore di Alessandria nei confronti della sicurezza urbana e della gestione della cosiddetta movida, che ha consentito alla Divisione Anticrimine Sezione Misure di Prevenzione, di prendere in esame alcuni episodi di disordine e commissione di reati contro la persona, avvenuti all’interno e nelle adiacenze di esercizi pubblici, bar e discoteche della provincia.

Dopo un’articolata attività istruttoria, sono stati emessi nei confronti di 18 persone la misura di prevenzione del Divieto di Accesso ad Aree urbane (Dacur), meglio conosciuto come “Daspo Willy”. (Proprio ieri, venerdì 15 marzo, per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso il 5 settembre 2020 a Colleferro (Rm), sono stati condannati, in appello bis disposto dalla Cassazione, Marco Bianchi all’ergastolo e il fratello Gabriele a 28 anni di carcere).

Questi i fatti che hanno portato ai 18 Daspo Willy

  • La notte del 30 giugno 2024 a Bosco Marengo (AL) presso la discoteca “Luna Rossa” si verificava una violenta rissa tra un gruppo di cittadini albanesi ed il personale di sicurezza della suddetta discoteca. Il giorno dopo i carabinieri di Alessandria fermavano un cittadino albanese classe 2006 e residente in Alessandria responsabile di tentato omicidio e lesioni gravi, per aver accoltellato uno degli addetti alla sicurezza classe 1988 e residente in un comune in provincia. Venivano inoltre identificati altre 8 persone coinvolte e denunciate per rissa aggravata, unitamente al responsabile dell’accoltellamento e della parte offesa, che partecipavano direttamente. Vista anche la personalità socialmente pericolosa delle persone, desumibile non solo dal gravissimo fatto di cui si sono resi responsabili, ma anche da altri pregiudizi penali a loro carico, il Questore di Alessandria ha adottato la misura di prevenzione del Daspo Urbano, vietando per due anni l’accesso e lo stazionamento non solo presso la discoteca “Luna Rossa” ma in tutti i locali pubblici della provincia di Alessandria al cittadino albanese già sottoposto a fermo di iniziato per l’accoltellamento, vietando per la durata un anno nella fascia oraria 15-7 l’accesso e lo stazionamento presso la discoteca  del Comune di Bosco Marengo agli altri partecipanti  alla violenta rissa (3 italiani del 1988-1985 e 2005 residenti in provincia; 6 italiani del di età compresa tra i 19-24 anni residenti nel capoluogo di provincia).
  • La sera del 24 dicembre 2024 a Valenza (AL) in piazza Gramsci non distante dai numerosi di esercizi pubblici, quali un ristorante, un minimarket e un bar si verificava una violenta rissa tra un gruppo di cittadini extracomunitari e alcuni italiani, che riportavano lesioni provocate da armi da taglio e oggetti contundenti. I carabinieri della Stazione di Valenza durante l’attività d’indagine procedevano il 28 dicembre 2024 alla denuncia in stato di libertà di 5 responsabili di rissa aggravata e lesioni aggravate. Anche qui, il Questore di Alessandria ha adottato il Daspo Willy, vietando per la durata di anni 2 nella fascia oraria 17-7 l’accesso e lo stazionamento presso tali locali pubblici, nonché in tutti i locali similari del Comune valenzano a due cittadini italiani di 30 e 35 anni residenti in Valenza, ad un sudamericano di 27 anni e due nordafricani di 19 e 24 anni, tutti residenti nella città orafa.
  • La sera del 28 febbraio 2025 a Casale Monferrato (AL) in piazza Castello nelle immediate vicinanze di un bar e di altri esercizi pubblici si realizzava una violenta rissa tra un gruppo di cittadini extracomunitari, armati anche di una mazza di baseball e oggetti contundenti, che riportavano lesioni. I carabinieri di Casale Monferrato arrestavano in flagranza di reato 4 soggetti di origine balcanica responsabili di rissa aggravata e lesioni aggravate. Il Questore di Alessandria adottava anche per costoro il Daspo Willy, vietando per la durata di anni 2 nella fascia oraria 15-7 l’accesso e lo stazionamento presso tali locali pubblici nonché in tutti i locali similari della provincia a tre balcanici tra i 28 ed i 33 anni. Nei confronti del quarto, sempre balcanico e sempre residente a Casale, classe 1993 essendo clandestino sul territorio nazionale, veniva espulso e accompagnato presso il proprio paese dal personale della Questura.

 

G. D.