Riduce in schiavitù sessuale la ex compagna e la figlia di lei, 50enne arrestato ad Asti
![Riduce in schiavitù sessuale la ex compagna e la figlia di lei, 50enne arrestato ad Asti](https://www.redazionenews.it/wp-content/uploads/2025/02/Polizia-Asti-arresto-50enne-per-riduzione-in-schiavitu.jpg)
Violenze che si sono ripetute per diversi anni
Schiavitù sessuale
– Un astigiano cinquantenne è stato associato alla casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino a seguito di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Asti, eseguito in questi giorni dalla Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti.
Per ragioni di tutela delle vittime, vista la gravità dei reati, onde evitare ogni possibile vittimizzazione secondaria, non verrà diffuso alcun dato personale né delle stesse, né dell’indagato.
Nei confronti dell’uomo, 50enne cittadino italiano, sono state condotte delicate indagini ed ora gli vengono contestate tre gravi imputazioni: maltrattamenti nei confronti di familiari e conviventi, violenza sessuale e riduzione in schiavitù.
La ex compagna e la figlia di quest’ultima sono le vittime di fatti commessi e ripetuti per diversi anni, fino alla fine del 2024.
Addirittura, la figlia della ex compagna dell’indagato, ora maggiorenne, avrebbe subìto, fin da quando aveva solo dodici anni, ripetute ed abituali costrizioni sessuali da parte dell’indagato, fino ad essere sostituita completamente nei rapporti intimi con la iniziale partner.
<<All’uomo viene contestato di aver abusato delle condizioni di fragilità della convivente e della di lei figlia, costringendole ad un continuo isolamento sociale e ad una quotidianità fatta di violenze fisiche e psichiche – spiega il Procuratore della Repubblica Biagio Mazzeo -.
L’attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, ha permesso di acquisire importanti riscontri probatori che insieme alle dichiarazioni delle persone offese hanno convinto il Tribunale di Asti della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza.
Della gravissima situazione in cui erano costrette la donna e la figlia se né accorta nei mesi scorsi una persona che le aveva da poco casualmente conosciute. Questa persona – conclude il Procuratore -, dimostrando un lodevole senso civico, si è presa cura delle vittime ed è riuscita a liberarle e permettere loro di rivolgersi alle forze dell’ordine>>.
Venerdì 14 febbraio, si è svolto davanti al Gip del Tribunale di Asti l’interrogatorio di garanzia dell’arrestato, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice non ha modificato la misura coercitiva della custodia in carcere già emessa ed eseguita.
Inoltre, sono state sentite diverse persone, svolte analisi tecniche, perquisizioni e sequestri; l’attività d’indagine non è ancora conclusa.
Resta salva la presunzione di innocenza dell’indagato.
G. D.