Sanremo notte di violenze da parte di una ventina di detenuti stranieri

Sanremo notte di violenze da parte di una ventina di detenuti stranieri
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Sappe: “la Sorveglianza generale del carcere affidata ad un Assistente Capo che ha fatto la notte nonostante la presenza di Ispettori in sede”

Sanremo carcere

– Ancora una situazione di pericolo vissuta nella Casa circondariale di Sanremo, a Valle Armea, dove una ventina di detenuti stranieri hanno distrutto gli arredi della Terza Sezione.

<<Ieri sera, una ventina detenuti della Terza Sezione, in stato fisico visibilmente alterato probabilmente dall’alcool e senza una concreta motivazione, hanno praticamente devastato grande parte dell’intera Sezione, rompendo tutti gli arredi – spiega Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) -.

I detenuti sono arrivati al punto di far allontanare il poliziotto di servizio e hanno continuato a protestare violentemente fino a tarda notte. Ancora una volta, solo grazie al personale di polizia penitenziaria di Sanremo e dopo ore di alta tensione, si è ripristinato l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto.

Ormai quello che quotidianamente accade negli Istituti del Distretto penitenziario ligure non fa più notizia – lamenta il segretario -. Le aggressioni che avvengono pressoché quotidianamente ai danni del personale di Polizia che presta servizio nelle varie carceri sono il simbolo di una gestione fallimentare dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, che ha competenza anche per la Liguria dopo la scellerata decisione politico-ministeriale dell’allora Guardasigilli Andrea Orlando che chiuse incomprensibilmente il Provveditorato di Genova accorpandolo a quello di Torino.

E la disorganizzazione è tale che adesso, a Sanremo, la sorveglianza generale del carcere è affidata ad un Assistente Capo della Polizia penitenziaria che ha già espletato il turno notturno (!) mentre due Ispettori, quindi con un grado ed una responsabilità professionale maggiori, sono presenti in turno>>.

Tristaino esprime solidarietà al personale del Reparto di Polizia del carcere di Valle Armea, ribadisce ancora una volta che “il Sappe denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri regionali, ma chi dovrebbe intervenire e tutelare continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!”

Sulle varie questioni interviene anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece.

<<La situazione penitenziaria è sempre più critica” – commenta Capece -. Quanto avvenuto testimonia che il sistema della sicurezza nelle carceri italiane non è adeguato alle esigenze attuali per cui è necessario intervenire. Chiediamo all’Amministrazione penitenziaria di adottare ogni utile iniziativa affinché i detenuti vengano puniti in maniera esemplare, con l’applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario che prevede particolari restrizioni, per coloro che mettono in crisi l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari.

Continuiamo altresì a chiedere che vengano previste adeguate strutture sul territorio nazionale, ove i detenuti violenti possano scontare la pena in regime chiuso, fino a quando non comprendono che devono rispettare le regole e soprattutto la polizia penitenziaria e tutti gli altri operatori>>.

Il leader del Sappe fa appello ai Sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro ed Andrea Ostellari per un incontro urgente al fine di “ristabilire subito regole efficaci per garantire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta”.

 

G. D.