Consumo energia troppo alto, arrestato 35enne con una serra in casa

Consumo energia troppo alto, arrestato 35enne con una serra in casa
Spread the love

La “professionale” attività di spaccio, in forte crescita, prevedeva anche scambi internazionali

Asti droga

– La Polizia Postale di Asti, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, ha arrestato un trentacinquenne che aveva una serra in casa per la coltivazione massiva di marijuana.

L’uomo, un italiano domiciliato nel Comune di Asti, è stato individuato negli scorsi mesi su profili attivi su piattaforme social, dove appariva evidente la produzione casalinga di ingenti quantità di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.

Le puntuali ricerche degli investigatori cibernetici hanno permesso altresì di accertare l’esistenza di scambi di carattere internazionale e l’utilizzo, per la gestione dell’attività criminale, di accortezze da parte dell’indagato mirate a ottenere l’anonimato sul web.

Inoltre, presso l’abitazione del sospettato, si sono evidenziati consumi di energia elettrica anomali, tali da risultare incompatibili con il consumo medio legato all’uso abitativo.

Queste ragioni hanno portato gli investigatori della Postale, con i colleghi della Polizia di Stato appartenenti alla Sezione di P.G. – Aliquota Polizia di Stato, presso la Procura di Asti e con il supporto del Gabinetto Provinciale Polizia Scientifica e dei cinofili del Comando di Polizia Locale, hanno proceduto alla perquisizione presso l’appartamento utilizzato, constatando che ben due delle tre stanze di cui si componevano i locali erano state destinate ed attrezzate interamente con materiali professionali per la coltivazione della marijuana.

<<Una delle stanze era stata adibita alla coltivazione di piante attraverso un tendone professionale GrowBox, fornito di telo riflettente che permette la rifrazione della luce del 98%, provvisto di lampade a spettro ad alta pressione, munite di riflettori per l’accrescimento dei vegetali – spiegano dalla Questura di Asti -.

La ventilazione era garantita da ventilatori interni, l’irrigazione, la temperatura e l’umidità erano prodotti e tenuti sotto controllo per mezzo di strumenti professionali. Le piante erano contenute anche in vasi di tessuto geotessile, per la massima traspirazione, mentre la crescita veniva favorita con fertilizzanti e stimolatori di fioritura. A parte, un essiccatoio professionale contenente infiorescenze di marjuana.

L’attività consentiva di rinvenire circa 30 piante in vaso custodite all’interno della serra, svariati contenitori di infiorescenze, nonché tutto il materiale necessario alla coltivazione indoor.

In sostanza è stato possibile accertare la presenza di un vero e proprio ciclo produttivo continuo finalizzato alla coltivazione e vendita di marijuana; le operazioni tecniche di campionamento e inventario infatti hanno rivelato la presenza nel complesso di semi di marjuana, piante di piccole dimensioni, piante di medie dimensioni, piante recise, infiorescenze in fase di essiccazione, trincia tabacco, bilancino, e bustine di cellophane per il confezionamento.

Stante l’organizzazione dell’attività – concludono -, unita ai riscontri investigativi, agli ingenti quantitativi di sostanze chimiche rinvenute ed utilizzate per l’accrescimento delle piante, nonché all’alta densità di materiale ivi presente ma “inutilizzato”, hanno portato gli operanti a ritenere che la produzione fosse avviata da tempo e destinata all’ulteriore espansione>>.

All’interno della serra sono anche stati rinvenuti dei funghi allucinogeni in fase di accrescimento.

Il soggetto è stato tratto in arresto dal personale della Polizia Postale di Asti e della Sezione di PG della locale Procura, in relazione alla coltivazione illecita di sostanza stupefacente.

Le attività d’indagine sono tutt’ora in corso e, fino alla sentenza definiva, vige il principio di non colpevolezza.

 

G. D.