Sgominata banda specializzata in furti di materiali preziosi nel Basso Piemonte

Sgominata banda specializzata in furti di materiali preziosi nel Basso Piemonte
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Sono state arrestate 8 persone a parziale risposta alla crescente preoccupazione della popolazione del Basso Piemonte

Basso Piemonte furti

– Stamane all’alba, nella provincia di Cuneo ed in quella di Asti, i Carabinieri della Compagnia di Alba, in collaborazione con quelli di Asti e di Mondovì, hanno arrestato otto persone.

Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Asti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per cittadini italiani, ritenuti responsabili di concorso in furti di rame e materiale ferroso.

L’indagine “Copper” era partita ad ottobre 2023 dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Alba e della Stazione CC di Santo Stefano Belbo e condotta anche attraverso l’esame delle immagini di video sorveglianza dell’impianto di videosorveglianza comunale di Santo Stefano Belbo.

Gli indagati erano specializzati in furti di rame ed acciaio, commessi in un plesso scolastico, un centro commerciale e presso diverse abitazioni.

La loro sede operativa era Asti e si muovevano agevolmente tra le province di Asti e Cuneo, con una non comune padronanza del territorio.

Gli indagati, con precisa ripartizione di ruoli e compiti ben definiti, raggiungevano il luogo da depredare a bordo di due auto e con estrema rapidità asportavano il materiale d’interesse sia all’esterno che all’interno dell’edificio, in quest’ultimo caso forzando porte e finestre per poter accedere.

L’ordinanza cita la commissione di sei furti che, si stima, abbiano fruttato una somma tra i 50 e i 70.000 euro.

<<Al termine dell’esecuzione dei provvedimenti – spiegano dal Comando -, che ha visto impiegati circa 50 carabinieri, 3 degli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive dimore, mentre altri 3 sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla P.G., mentre altri due presunti complici sono stati deferiti in stato di libertà.

L’operazione costituisce una sia pur parziale risposta alla crescente preoccupazione della popolazione locale, ed alla correlativa richiesta di incremento della sicurezza scaturente da un fenomeno criminale significativo, quale quello dei furti di rame ed altri materiali “preziosi”.

È bene, infine, evidenziare come tutti gli odierni indagati debbano considerarsi innocenti sino all’emissione, a loro carico, di una sentenza definitiva di condanna>>.

 

G. D.