Madre minacciata dalla figlia prostituta e dal genero, arrestato ad Alessandria
Triste storia di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, rapina ed estorsione
Alessandria arresto
– A dicembre una donna si è presentata in Questura ad Alessandria per denunciare quanto subìto dalla figlia e dal genero.
La donna, terrorizzata per quanto stava vivendo, raccontava che nella primavera scorsa aveva vissuto per due mesi a casa della figlia per darle una mano, sia nella gestione della casa che con il figlio minore poiché il marito era in carcere.
L’assurdo avvenne a inizio dicembre quando l’uomo la chiamò chiedendole 2.000 euro per la permanenza nella sua abitazione. Al rifiuto, per indigenza della donna, la coppia iniziò una martellante richiesta di denaro con minacce anche di morte con frasi dal tenore macabro “Ti ammazzo, ti faccio a pezzettini tanto che non rimarrà nemmeno un pezzo di carne”.
La povera donna si confidò con una amica che la aiutò ospitandola a casa sua, e le diede anche 500 euro nella speranza di soddisfare i due. Dopo poco tempo la coppia riprese a minacciare sia la donna che l’amica, creando ovviamente in loro un forte stato di agitazione e paura.
Gli agenti della Squadra Mobile dall’analisi dei tabulati telefonici e dalle chat whatsapp ebbero la conferma di quanto denunciato dalla donna, ma dalle intercettazioni telefoniche emerse anche che l’uomo sfruttava e favoriva la prostituzione della moglie dandole indicazioni sul cosa fare, sul quanto chiedere, su come vestirsi ed atteggiarsi oltre ad accompagnarla nei luoghi concordati per le prestazioni sessuali, concordando altresì le gestione del loro figlio minore durante l’incontro della moglie con i clienti.
I due sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria competente per territorio ed il Gip del Tribunale di Vercelli, in attesa del Giudizio, ha stabilito il carcere per l’uomo, mentre alla donna è vietato avvicinarsi nei 500 metri dalla madre e dall’amica, oltre a non comunicare in alcun modo con loro.
G. D.
