Sequestrati beni per oltre 3 milioni di euro a tre gestori di night in Alessandria
Tra i reati sfruttamento prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, spaccio, detenzione arma clandestina
Alessandria sequestro
– L’operazione Game Over era partita un mese fa, il 15 febbraio, che ha portato al sequestro anticipato di beni mobili e immobili ai fini della successiva confisca per l’ingente valore di oltre i 3 milioni di euro.
Si tratta di 12 immobili sequestrati, oltre un garage e 12 società con relativi compendi aziendali: tra queste una società gestiva una piscina, due ristoranti, tre altrettanti locali notturni. Nei sequestri anche 28 rapporti bancari, contanti e 7 autovetture di grossa cilindrata.
L’indagine condotta dalla Divisione Anticrimine ha portato all’esecuzione dei decreti emessi il 30 gennaio dal Tribunale di Torino, sezione Misure di Prevenzione, che ha accolto la proposta del Questore di Alessandria.
Durante l’attività è stata messa in evidenza la pericolosità sociale di tre uomini residenti in questo capoluogo, ritenuti abitualmente dediti ad attività delittuosa, come dimostrato dai loro precedenti penali e di polizia che coprono un arco temporale di 20-30 anni e che in particolare risultano legati alla gestione di tre night club in provincia di Alessandria.
Tra i reati sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di arma clandestina e lesioni aggravate dall’uso di un’arma da fuoco, che sono stati analizzati (ferma l’ovvia differenziazione per ogni singolo soggetto) nell’ambito del lungo lavoro degli uomini della Divisione Anticrimine.
Ma non solo pericolosità sociale, anche accumulazione e reinvestimento di patrimoni che, a fronte di redditi dichiarati nulli o quasi, sono stati ricondotti alle varie attività criminali e che venivano schermati per eludere gli accertamenti delle Forze dell’ordine.
Rimane fermo il carattere non definitivo della misura patrimoniale, che dovrà essere approfondita in sede giudiziale, per mezzo del contraddittorio delle parti e in vista della confisca definitiva, nel corso del quale verrà anche valutata l’applicazione della misura personale della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza.
G. D.