Delitto La Spezia, il marito ha confessato, l’intento era di suicidarsi entrambi
L’uomo ha accoltellato la moglie poi non ha avuto il coraggio di rivolgere l’arma contro sé stesso
La Spezia omicidio
– La Procura della Repubblica di La Spezia ha ricostruito il delitto avvenuto a Carrodano, dove Alfredo Zenucchi di 57 anni ha ucciso la moglie Rossella Cominotti in un accordo di omicidio – suicidio, quest’ultimo venuto meno dalla mancanza di coraggio dell’uomo.
Ieri sera sul tardi si sono concluse le prime attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di La Spezia, nella persona del Sostituto Procuratore Elisa Loris e condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di La Spezia.
Tutto è iniziato nella mattinata di ieri, venerdì 8 dicembre, quando una chiamata dalla titolare di un albergo del comune di Carrodano (SP) segnalava alla linea 112 Nue di aver rinvenuto all’interno di una camera il corpo esamine di una donna.
Immediato l’intervento sul posto per i rilievi del caso dove veniva identificata Rossella Cominotti di anni 53, deceduta per morte violenta: presentava una profonda ferita al collo e sui polsi provocati da un rasoio sporco di sangue rinvenuto sulla scena del crimine.
La donna soggiornava da qualche giorno all’interno della camera unitamente al compagno, identificato in Alfredo Zenucchi di 57 anni, che alle prime ore del mattino dopo aver consumato la colazione si era allontanato dall’albergo a bordo dell’autovettura nella sua disponibilità.
Durante il sopralluogo i militari raccoglievano la volontà da parte dei due coniugi di volersi togliersi la vita, tutto riportato in una lettera, apparentemente scritta dalla donna e sottoscritta da entrambi che svelava i propositi di suicidio.
<<Il medico legale intervento sul posto constatava che la donna sarebbe deceduta a seguito di uno shock emorragico – spiegano dalla Procura -. Le indagini erano sin da subito focalizzate sull’autovettura nella disponibilità della coppia una Citroen C3 di colore bianco con un evidente ammaccatura nel paraurti posteriore il cui passaggio era immortalato da alcune telecamere presenti sul territorio con un probabile allontanamento dalla provincia della Spezia verso quella confinante di Massa-Carrara (MS).
È stato proprio il coordinamento investigativo con l’arma territoriale di Pontremoli (MS) che ha permesso di concentrare le ricerche dell’autovettura e del presunto autore del delitto in quella zona. Alle 13.30 nel comune di Licciana Nardi in località Terrarossa (MS) personale Norm della Compagnia di Pontremoli (MS) coadiuvato da personale del dipendente Nucleo Investigativo bloccava l’autovettura. Il conducente riconosciuto in Alfredo Zenucchi, la persona ricercata, era accompagnato al Comando Provinciale della Spezia per gli accertamenti del caso>>.
La confessione
<<Alle ore 17.40 il P.M. di turno Elisa Loris coadiuvata dalla p.g. operante sottoponeva ad interrogatorio Alfredo Zenucchi assistito dal difensore d’ufficio Alberto Rimmaudo del foro di Massa nel corso del quale confermava di aver inferto lui le lesioni alla coniuge il 6 dicembre alle ore 20 circa che ne avrebbero cagionato la morte alle successive 22.30 circa all’interno della camera della locanda, e di essere stato accanto a lei fino alla mattina del giorno 8 dicembre e di essersi allontanato dalla struttura ricettiva con l’intento di togliersi la vita ma di non aver avuto sufficiente coraggio per farlo – conclude la Procura ->>.
Poco prima delle 20 di ieri sera, Alfredo Zenucchi veniva quindi dichiarato in stato di fermo ed associato presso la Casa di Reclusione di Massa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
G. D.