Juventus Stadium vietato a capo ultras Drughi di Asti
Provvedimento del Questore di Asti per 5 anni a 46enne
Asti ultras Juventus
– Lo scorso 12 ottobre, dopo l’attività preventiva svolta dalla Polizia di Stato – Digos della Questura di Asti, il Questore di Asti emetteva il provvedimento del divieto di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo) per 5 anni nei confronti di un 46enne, noto leader della sezione “Asti Praia” del gruppo ultras juventino dei “Drughi”.
Infatti, con decreto del 18 ottobre, il Gip del Tribunale di Asti Federico Belli, confermava gli addebiti mossi dal Questore, convalidando il provvedimento che prevede, nei confronti dell’interessato, anche l’obbligo di presentazione alla P.G., sempre per 5 anni, durante lo svolgimento di tutti gli incontri di calcio della Juventus.
L’indagine ha visto l’azione collegiale svolta dalla Digos della Questura di Torino e dalla successiva attività istruttoria della Digos astigiana, dalle quali si rileva come il noto leader della tifoseria juventina, dopo un lungo periodo di assenza a seguito dell’espiazione di pene detentive, era recentemente riapparso come sostenitore della squadra bianconera, presenziando allo Juventus Stadium, nonché partecipando ad alcune trasferte della medesima unitamente ad altri ultras.
Infatti, proprio tale comportamento ha indotto il Gip a confermare la misura, visto che il capo ultras, dal 2013 al 2018 era già stato sottoposto alla misura di prevenzione del Daspo con provvedimento emesso dal Questore di Bergamo a seguito di violenti scontri tra tifosi avvenuti allo stadio di Bergamo nel maggio 2013 in occasione dell’incontro tra “Atalanta – Juventus”.
<<È da notare come la sussistenza di tutti i presupposti richiesti dall’art. 6 I. 401/89 per l’applicazione del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive, come pure per l’applicazione del c.d. “obbligo di firma” – spiegano dalla Questura di Asti -, sia stata confermata dal Gip il quale ha rilevato, tra l’altro, come il capo ultras non avesse tratto alcun insegnamento dalle esperienze detentive patite, tornando non appena possibile a capo del tifo calcistico resosi protagonista di episodi violenti>>.
G. D.