Sgominate due bande di spacciatori di cocaina nel Basso Piemonte – VIDEO

Sgominate due bande di spacciatori di cocaina nel Basso Piemonte – VIDEO
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Tra gli arrestati anche una coppia che spacciava alla presenza del figlio minorenne

 

 

Basso Piemonte droga – Importante operazione eseguito all’alba di oggi, martedì 19 settembre, dai carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo a carico di 45 persone ritenute responsabili, a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti e detenzione illegale di armi.

I provvedimenti restrittivi

Gli arresti riguardano due distinte indagini, avviate nel maggio e nell’ottobre 2022 dalle compagnie Carabinieri di Alba e Bra, i cui esiti hanno permesso di comprovare l’operatività di due network composti da cittadini albanesi ed italiani, contraddistinti dalla presenza di differenti personaggi legati tra loro da un accordo consapevole, capaci di “progettare” un mercato delittuoso di rilevante entità basato sullo spaccio di stupefacenti, soprattutto cocaina, nei territori di Alba e di Bra.

Dalle inchieste sono state monitorate le piazze di spaccio al dettaglio e di messe in luce le dinamiche relazionali con le quali i clienti entravano in contatto con i pusher di fiducia. Così come sono state individuate abitazioni e strutture ricettive, per lo più prossime al centro delle due cittadine, presso le quali gli spacciatori (quelli albanesi, tutti incensurati, giunti in Italia con visto turistico e che si avvicendavano tra di loro alla scadenza dello stesso) cedevano la droga ai loro clienti a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Lo spaccio avveniva anche per strada, nei parchi pubblici cittadini, spesso anche davanti alle scuole e, in alcuni casi i carabinieri hanno avuto modo di documentare lo spaccio avvenuto alla presenza del figlio minorenne di una coppia destinataria dell’odierno provvedimento restrittivo.

Scoperto anche il metodo messo in atto per occultare le scorte di stupefacente e quello per tenere i contatti tra spacciatori e clienti: la droga veniva sotterrata in barattoli, per ritrovare i quali venivano lasciati dei segnali. Per quanto attiene ai contatti con i clienti, questi venivano inseriti su gruppo di messaggistica on line comunicando attraverso nomi di fantasia.

Nel corso delle indagini e allo scopo di riscontrare le condotte delittuose erano già state tratte in arresto in flagranza di reato 25 persone, tutte per spaccio di stupefacenti, sottoponendo a sequestro 1,5 chilogrammi di cocaina, 266 grammi di “marijuana” e 184 di “hashish”.

Le indagini e il sistema operativo

Mentre le operazioni sono ancora in corso, con l’ausilio di unità cinofile e un elicottero dell’arma, sono state tratte in arresto 26 persone, un uomo è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G. e ad un altro all’obbligo di dimora a Bra.

Tra gli arrestati 14 sono di nazionalità italiana, 31 sono di nazionalità albanese, molti dei quali radicati da anni in Italia, con una occupazione stabile nel territorio. Al momento sono ricercate 16 persone, che si trovano, probabilmente, in territorio albanese.

Numerose le perquisizioni in corso che stanno interessando, oltre gli indagati, altrettante persone, a dimostrazione dell’ampiezza del fenomeno perseguito e dell’attenzione prestata dall’Autorità Giudiziaria e dai carabinieri non solo all’aspetto repressivo, ma anche a quello preventivo di tutela dell’ordine pubblico e della collettività in genere.

Le stesse hanno, al momento, permesso di:

  • trarre in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ulteriori 4 persone;

rinvenire e sottoporre a sequestro:

  • 860 grammi di cocaina;
  • 415 grammi marijuana;
  • 9 Kg di hashish;
  • 930 euro in contanti,
  • 600 grammi di olio di hashish
  • una pistola semiautomatica cal. 9X21;
  • 22 proiettili cal. 9X21;
  • 6 proiettili con calibro da verificare,
  • una serra completa di impianto di illuminazione non in funzione,
  • materiale per la pesatura e il confezionamento dello stupefacente.

<<Sono in atto ulteriori accertamenti volti a reperire elementi ulteriori, anche di segno contrario, rispetto a quelli sino ad ora raccolti, a favore, quindi, degli indagati, da presumersi innocenti sino a quando non sarà pronunciata sentenza definitiva di condanna – spiegano dal Comando -.

L’operazione costituisce una sia pur parziale e limitata risposta al sempre crescente consumo di sostanze stupefacenti che colpisce svariate fasce di popolazione, diverse fra loro per età, occupazione ed estrazione sociale>>.

 

G. D.