Covid, inchiesta su Conte, Fontana e Speranza, la solidarietà di Toti
Toti: “Ai limiti dell’assurdo giudicare col senno di poi quanto accaduto durante giorni drammatici pandemia”
Inchiesta Covid
– E’ rimasto sorpreso il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo l’avvio dell’inchiesta da parte della Procura di Bergamo su quanto accaduto durante la fase iniziale della pandemia da Covid-19, con il coinvolgimento dell’ex premier Conte, il governatore Fontana e l’ex ministro Speranza.
<<Trovo sbagliato, ai limiti dell’assurdo, giudicare col senno di poi quanto accaduto a Bergamo e nel resto d’Italia durante i giorni più drammatici della pandemia – commenta Toti -. E ancora più assurdo voler processare in aula di tribunale chi allora, ministro, governatore o tecnico della sanità, prese decisioni per contrastare un nemico ignoto e terribile, di cui non conoscevamo nulla e contro cui non sapevamo come difenderci.
Allora tante persone si presero la responsabilità di decidere cosa fare: alcune scelte possono essere state giuste, altre forse sbagliate – aggiunge il presidente – in ogni caso sono certo che tutti agirono al meglio delle proprie capacità e in assoluta buona fede. Anzi, spesso assumendosi l’onere di decisioni drammatiche e coraggiose.
Non si scrive né si giudica così la storia più dolorosa degli ultimi 70 anni. Spero almeno che tutto questo sia di lezione a coloro che del giustizialismo, del moralismo “un tanto al chilo” hanno fatto il piatto forte della propria attività politica.
Piena vicinanza a Conte, Fontana, Speranza e agli altri soggetti coinvolti nell’inchiesta – conclude Toti – con cui ho condiviso quell’epoca buia e dolorosa e di cui ho sempre riconosciuto l’impegno e il rigore nell’affrontare il Covid, quando ero d’accordo e quando la pensavo diversamente>>.
G. D.