Sassello, Buschiazzo: immobilismo del Commissario per la Peste Suina

Sassello, Buschiazzo: immobilismo del Commissario per la Peste Suina
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La situazione sulla gestione della Psa non piace al sindaco di Sassello

Sassello

– I cacciatori ne hanno già chiesta la rimozione, ed ora scende in campo anche il sindaco di Sassello Daniele Buschiazzo esasperato dalla gestione peste suina del commissario straordinario Angelo Ferrari che, oltre all’abbattimento di maiali sani, nulla ha prodotto circa lo spopolamento dei cinghiali.

Peste suina risposta Ferrari

<<Leggendo la risposta alla Federcaccia del commissario straordinario, balza all’occhio l’affermazione sulla tutela dell’agricoltura e della zootecnia. Per tutelare la zootecnia sono stati abbattuti i suini degli allevamenti ed è stato vietato agli allevatori per sei mesi di reinserire i suini nelle loro aziende – spiega Buschiazzo -. Inoltre, il totale immobilismo sugli abbattimenti per oltre 10 mesi ha fatto sì che i danni alle colture e ai pascoli non siano mai stati così tanti.

Se questo è difendere le attività che mantengono viva la montagna, credo che non ci aspettino tempi buoni. L’affermazione del commissario è a mio avviso preoccupante perché vengono presentate come risultati positivi scelte che, invece, derivano cinicamente dalla ricerca del male minore.

Si devono tutelare gli allevamenti industriali della Pianura Padana, perciò, vanno abbattuti i pochi suini dei nostri allevamenti di qualità. A me pare una logica molto cinica e non sicuramente positiva.

Ricordo una riunione in Anci a maggio in cui il Commissario ci aveva detto che la recinzione sarebbe stata ultimata ad agosto e poi sarebbero cominciati gli abbattimenti. Niente di tutto ciò a novembre. Per ora di fatto si è pensato solo agli allevamenti della pianura padana (legittimo), ma il prezzo lo ha pagato solo il nostro territorio.

Chiudo con un’ultima considerazione. A gennaio ci era stato detto che nella zona infetta sarebbero morti il 90% dei cinghiali. Dai danni all’agricoltura e dai problemi per l’incolumità pubblica (anche nella zona a circolazione attiva) – conclude il sindaco – direi che forse non è stata una previsione corretta>>.

 

G. D.