Peste suina, Sassello attende da due mesi di uscire dalla zona infetta
La richiesta del Comune è del 3 settembre
Sassello
– Il sindaco di Sassello, Daniele Buschiazzo, è in attesa dal 3 settembre di una risposta alla richiesta presentata al commissario straordinario alla Psa Angelo Ferrari, all’allora sottosegretario alla Salute Andrea Costa e all’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Piana, circa la modifica dei confini della zona infetta.
Buschiazzo nella domanda ha portato alcune importanti valutazioni atte a ridefinire la zona infetta e togliendo il Comune di Sassello dall’attuale perimetrazione. È ben noto che dal 7 gennaio ad oggi, su tutto il territorio sassellese sono state trovate solo carcasse negative e sono stati abbattuti una quarantina di cinghiali.
Numeri che evidenziano come a Sassello ci sia la totale assenza di focolai di Psa. Infatti, tutto il suo territorio è stato collocato al di fuori del perimetro della famosa recinzione, pur restando nella zona di protezione II.
<<Si chiede pertanto di avviare le procedure al fine di rimuovere il Comune di Sassello dalle zone soggette a restrizione II e di annoverarlo entro le zone soggette a restrizione I – ha chiesto Buschiazzo -, come i comuni di Cairo Montenotte, Quiliano, Dego, Altare, Piana Crixia, Giusvalla, Albissola Marina, Savona e Mioglia (i cui cinghiali, tra l’altro, sono gli stessi che stazionano nella Foresta della Deiva ai confini col Comune di sassello)>>.
Importante quindi, vista anche l’estensione del territorio sassellese, la revisione dei confini che permetterebbe abbattimenti con maggiore facilità.
La richiesta è lì sulla scrivania di chi deve prendere una decisione da oltre due mesi!
G. D.