Dopo i cavalli selvaggi dell’Aveto, una nuova battaglia per Meta Parma

Dopo i cavalli selvaggi dell’Aveto, una nuova battaglia per Meta Parma
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Riconoscere gli equidi come animali d’affezione con il divieto di macellazione e di consumo della carne

Dopo la riunione in Regione Liguria, il presidente Toti ha deciso di ascoltare le istanze della Brambilla e delle associazioni animaliste, tra le quali Meta Parma, che chiedevano la loro liberazione e tutela. Sole è tornata libera insieme a tutti gli altri cavalli, sono tornati nei loro luoghi, sono tornati alla loro vita di sempre, tra i loro branchi.

Gli animalisti di Meta Parma esprimono gioia per la loro liberazione, ma allo stesso tempo ricordano che ci sono ancora tanti altri cavalli da salvare.

<<Questa volta l’amore ha vinto, e i cavalli selvaggi dell’Aveto sono di nuovo liberi, per sempre. È una gioia infinita, una gioia che dovrebbero provare anche tutti gli altri cavalli – commentano dall’associazione -.

Essere liberi, salvi, e poter vivere, è una gioia che dovrebbero provare tutti gli animali, e un giorno succederà, ma intanto per i cavalli potrebbe succedere ora. È il momento di ricominciare una battaglia di civiltà già tentata anni fa, la battaglia per dire stop alla macellazione dei cavalli in Italia.

Il riconoscimento degli equidi come animali d’affezione, il divieto di macellazione e di consumo della carne, nuovi standard per i ricoveri e le scuderie, l’abolizione dei servizi di trasporto a trazione equina (come le botticelle) e la tutela dei cavalli bradi.

Erano i principali obiettivi di una proposta di legge, firmata dall’on. Michela Vittoria Brambilla ed elaborata in collaborazione con associazioni animaliste specializzate, che anni fa puntò a una vera e propria rivoluzione rispetto ai termini tradizionali del rapporto tra l’uomo e questi splendidi animali.

La petizione per salvare i sette cavalli dell’Aveto, in pochissimi giorni ha superato le 25000 firme, e sono tantissimi i cittadini che volevano rivederli liberi. È il momento di riprovare a salvarli tutti, i cavalli sono un simbolo di libertà, smettere di sfruttarli e macellarli sarebbe un grande segno di civiltà per la nostra Italia – conclude l’associazione -. Salviamo i cavalli>>.

 

G. D.

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