Caporalato cantieri navali La Spezia, ultimo arresto, condanne per 20 anni
Conclusa l’operazione “dura labor” della Guardia di Finanza
Ieri mattina i finanzieri di La Spezia hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura nei confronti di un bengalese condannato in via definitiva a 2 anni e 8 mesi di reclusione per associazione a delinquere, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
L’arrestato appartiene al gruppo smantellato nel blitz del novembre 2020 che portò a sette arresti, fu l’unico che riuscì a fuggire.
L’operazione delle Fiamme Gialle “dura labor” portò alla luce, per la prima volta a La Spezia, un vero e proprio sistema di caporalato all’interno dei cantieri navali, dove operai stranieri venivano costretti a pesanti turni di lavoro per stipendi molto inferiori ai minimi sindacali.
Fra i lavoratori chi cercava di ribellarsi veniva pesantemente minacciato di danni fisici alla sua persona e ai componenti della famiglia rimasta nel paese di origine.
Svolte le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la locale Casa Circondariale.
In via definitiva sono stati già condannati per analoghi reati gli altri sei stranieri per un totale di 17 anni e 4 mesi di reclusione, oltre a 31mila euro di multa.
G. D.