Sassello ordinanza su peste suina: prevenzione, rischi, presenza cinghiali
È alla firma del sindaco la prima ordinanza sulla circolazione degli ungulati selvatici nell’ambito urbano del Comune di Sassello
In arrivo la prima ordinanza del sindaco Daniele Buschiazzo dopo i numerosi avvistamenti di ungulati selvatici nel centro abitato e zone residenziali al di fuori del centro, sempre più in crescita dopo lo stop alla caccia dovuto all’emergenza peste suina.
L’ordinanza si rende necessaria proprio per la presenza ripetuta di tali animali selvatici nel centro abitato del capoluogo e delle frazioni di Maddalena, Palo e Piampaludo e la loro frequentazione in molte altre località abitate (Colletto, Oltreacqua, Grupin, Giardini, Sorerolo, Co’, Rocca Colombi, Monte Savino, Albergare, Ligatta, Patoia, Boiazze, Pratovallarino, Serravello, Via Bella, Sarera, Chiappuzzo, Alberola, Veirera, Manzin, Dano, Cardin, Cascinazza, Cerisola, Buschiazzi) costituisce una fonte di pericolo permanente per la sicurezza della circolazione per l’incolumità delle persone, con rischi di incidenti o per l’incolumità pubblica.
Si tratta di un grave allarme sociale specie dopo i casi di positività alla peste suina riscontrati: in Liguria 48 e 71 in Piemonte, per un totale a ieri di 119, che, purtroppo, non hanno avuto riscontri in termini di contrasto come una “emergenza” necessita.
Infatti, l’ordinanza fa il punto sulla situazione ad oggi che <<al di là della vigilanza passiva e della soppressione di tutti i suini domestici, in quattro mesi è mezzo non è stato preso alcun provvedimento concreto né di contenimento attivo (recinzione che partirà probabilmente a luglio, quindi sei mesi dopo il rinvenimento del primo caso e l’inizio dell’emergenza), né di controllo (addirittura, a causa di un Parere della Prefettura di Genova del 26 gennaio 2022, la Regione Liguria con circolare prot. 2022-0298061 ha limitato le attività di controllo del cinghiale da parte della vigilanza regionale nella zona considerata infetta ai soli casi che riguardano un pericolo imminente e certo per l’incolumità pubblica)… che la situazione sta diventando ingestibile per l’aumento della popolazione della specie Sus Scrofa e in più casi ha creato problemi certi e imminenti per l’incolumità pubblica… e che il Comune di Sassello ha acquistato tre gabbie per l’attività di controllo e trappolaggio del cinghiale>>.
Pertanto, l’ordinanza dispone:
- È fatto divieto a chiunque di fornire alimenti e scarti alimentari agli animali selvatici, in particolar modo agli ungulati appartenenti alla specie “Sus scrofa”, nome comune “cinghiale”.
- Tutti gli abitanti e proprietari di terreni prospicenti le strade del Comune di Sassello sono tenuti a mantenere puliti e sgomberi i terreni stessi dalla vegetazione infestante, allo scopo di prevenire il crearsi di condizioni ecologiche favorevoli alla penetrazione e all’ambientamento dei cinghiali.
Il sindaco affida i seguenti incarichi:
- La Polizia Locale del Comune di Sassello, il Comando locale dei Cufaa, gli Agenti del Nucleo di Vigilanza Faunistico-Ambientale Regionale, nonché gli altri soggetti che, in base alla normativa vigente, possano essere coinvolti, di rimuovere gli esemplari di Sus scrofa adusi a frequentare le aree urbane in cerca di cibo, con il posizionamento delle gabbie del Comune di Sassello avuto riguardo all’esigenza prioritaria di garantire l’incolumità delle persone, compresa quella degli stessi addetti alle operazioni, nonché l’integrità delle cose, procedendo, ove ritenuto necessario, all’abbattimento immediato degli esemplari problematici.
- La Polizia Locale di supportare e coadiuvare, il Cufaa, gli agenti del Nucleo di Vigilanza Faunistico-Ambientale Regionale e/o tutti i soggetti che, in base alla normativa vigente, possano essere coinvolti, ove necessario circoscrivendo aree determinate per lo svolgimento delle operazioni di rimozione; aree che dovranno essere all’uopo temporaneamente interdette al transito di persone estranee e adeguatamente disinfettante se dovessero avvenire abbattimenti per evitare il diffondersi dell’epidemia della Peste suina africana; tutto ciò mediante adeguati accordi tra le Forze di Polizia locali e dello Stato.
- I servizi veterinari territoriali dell’Asl2 di recuperare le carcasse abbattute per motivi di incolumità pubblica, di effettuare i campionamenti necessari e di provvedere allo smaltimento delle carcasse.
G. D.