Peste suina, 500 cinghiali abbattuti in Piemonte, due nuovi contagi

17/05/2022

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Il sottosegretario Costa si è incontrato con il commissario Ferrari e amministratori piemontesi e liguri

L’annuncio, e sarebbe il primo, circa l’abbattimenti di ungulati a seguito delle peste suina, è del sottosegretario alla Salute Andrea Costa ligure: <<500 cinghiali abbattuti solo in Piemonte per eradicare la peste suina africana. A seguito del decreto del Governatore Alberto Cirio è infatti partito l’abbattimento selettivo.

Operazioni doverose e indispensabili – continua Costa – che spero vengano presto adottate anche dalle altre Regioni colpite dall’emergenza, come Liguria e Lazio. È una soluzione che permetterebbe di risolvere anche il problema dell’eccessiva densità dei cinghiali, che in alcune zone d’Italia è almeno cinque volte superiore rispetto alla sopportabilità dell’ecosistema>>.

Ieri c’è stato un confronto a Castelnuovo Bormida tra lo stesso sottosegretario, il commissario straordinario per l’emergenza peste suina Angelo Ferrari (insieme nella foto), il vicepresidente Fabio Carrosso e l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa ed esponenti della Regione Liguria per determinare le azioni possibili dopo il posizionamento della rete e sulle attività di depopolamento ed eradicamento dei cinghiali.

A Costa, che ha espresso l’impegno ad operare per la riduzione dei cinghiali che stanno compromettendo le semine e quindi i futuri raccolti e confinarli nel loro habitat liberando città e campi coltivati, il vicepresidente e l’assessore piemontese hanno sottolineato l’importanza di valutare un ampliamento dell’attività venatoria che è in corso di valutazione al Governo e che potrà essere attuata nelle zone non coinvolte dalle ristrettezze della Psa.

La Regione Piemonte ha inoltre espresso la massima collaborazione con Ispra, pur tenendo presente che una serie di attività non sono derogabili.