Peste suina a Roma, Regione Lazio firma la prima ordinanza
La malattia che ha colpito in Piemonte, Liguria e Lazio, ora è nazionale
Dopo il primo ritrovamento di un cinghiale affetto da peste suina a Roma, la Regione Lazio ha immediatamente regolamentato con una ordinanza il contenimento della malattia che colpisce maiali e cinghiali.
È stata individuata una “zona rossa” dove adottare determinati comportamenti per contrastare la diffusione del virus tra i maiali e i cinghiali.
La “zona rossa” è all’interno del Grande Raccordo Anulare e il perimetro è delimitato dai seguenti confini:
- Nord – Nord Ovest: A90 Grande Raccordo Anulare.
- Est – Sud Est: Fiume Tevere.
- Sud: Circonvallazione Clodia, via Cipro, via di San Tommaso D’Acquino, via Arturo Labriola, via Simone Simoni, via Pietro De Cristofaro, via Baldo Degli Ubaldi.
- Sud – Ovest: via di Boccea.
- Riguarda anche porzioni del Parco dell’Insugherata, del Parco di Veio, del Parco del Pineto e della Riserva di Monte Mario.
Nella zona rossa:
- sorveglianza passiva rafforzata da parte degli Enti di gestione dei Parchi e dei Servizi veterinari;
- campionamento carcasse e cinghiali moribondi a cura dei Servizi veterinari;
- Asl e Istituto Zooprofilattico Sperimentale smaltiscono le carcasse secondo procedure di massima biosicurezza;
- è installata segnaletica specifica per delimitare le zone coinvolte dai casi di Psa;
- divieto di alimentazione, avvicinamento e disturbo ai cinghiali;
- divieto di organizzare eventi e divieto di assembramento, ivi inclusi i pic-nic, all’aperto nelle aree agricole e naturali;
- si raccomanda la disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali;
- recinzione dei cassonetti dei rifiuti per inibirne l’accesso da parte dei cinghiali;
- censimento delle aziende commerciali e familiari che detengono suini e aggiornamento della Banca Dati Nazionale;
- verifica della presenza di suini detenuti a scopo non commerciale (pet pigs);
- controllo virologico di tutti i suini morti e dei casi sospetti.
Numero verde gratuito della Protezione Civile Regionale per la segnalazione di carcasse rinvenute o cinghiali moribondi: 803555, attivo 24 ore.
Identificata una “zona di attenzione” fuori dalla zona rossa, estesa a tutto il territorio della Asl Rm1 a ovest del fiume Tevere.
Nella zona di attenzione:
- ricerca attiva delle carcasse di suini selvatici a partire dai limiti nord della zona rossa;
- gli Enti di gestione dei Parchi provvedono alla chiusura dei varchi di accesso alla zona rossa dal versante nord della stessa;
- censimento delle aziende commerciali e familiari che detengono suini e aggiornamento della Banca Dati Nazionale.
Si ribadisce il divieto di foraggiare maiali e cinghiali e il divieto di attività venatorie all’interno del Gra.
Le misure adottate si rendono necessarie anche per delimitare le diverse zone nelle quali condurre le attività di sorveglianza della malattia, di cattura e contenimento dei suini selvatici, per contrastare la diffusione del contagio, in armonia con quanto stabilito dal Commissario straordinario nazionale alla Peste Suina Africana.
Avremo ora modo di rapportare i vari provvedimenti che saranno adottati in Piemonte, Liguria e Lazio, le tre regioni colpite dal contagio.
G. D.