Operatori portuali spacciavano droga in porto a Spezia con rischi per le attività
I finanzieri del Gruppo della Spezia hanno fermato tre uomini di origine dominicana
I Finanzieri di La Spezia hanno disposto agli arresti domiciliari oltre ad un obbligo di dimora a carico di tre soggetti di origine dominicana, ritenuti responsabili del traffico di sostanze stupefacenti all’interno del locale scalo mercantile.
Dalle indagini sembra che uno dei tre, addetto alla movimentazione dei containers per un’azienda che opera all’interno del porto cittadino, in stretto contatto con pluripregiudicati in materia di traffico di stupefacenti, si sarebbe approvvigionato della droga per introdurla nell’area portuale al fine di cederla a diversi consumatori, tutti dipendenti delle diverse società di facchinaggio che gestiscono la movimentazione delle merci in porto.
I contatti con i fornitori dello stupefacente avveniva tramite l’uso di applicazioni social network, quali WhatsApp, Telegram e facebook, al fine di rendere particolarmente difficile la ricostruzione della filiera delittuosa.
Il procedimento è in fase di indagini preliminari e nei prossimi giorni saranno svolti gli interrogatori di garanzia.
Per i militari del Gruppo di La Spezia, si è trattato di una indagine durata diversi mesi, anche grazie a sofisticati strumenti investigativi, specie in ragione del bacino di utenza dei traffici, infatti, lo svolgimento delle delicate attività lavorative in concomitanza con il consumo di stupefacente riduceva al minimo i margini di sicurezza delle operazioni aumentando notevolmente i rischi di incidente.
G. D.