Decreto peste suina è legge: ristori per aziende agricole e attività turistiche

Decreto peste suina è legge: ristori per aziende agricole e attività turistiche
Spread the love

Dieci milioni di euro per l’emergenza sanitaria

Dopo il Senato anche l’aula della Camera ha convertito stamane in via definitiva il decreto sulle “Misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana PSA”.

Il commissario straordinario avrà a disposizione 10 milioni di euro per la recinzione richiesta dagli esperti europei al fine di contenere l’area di diffusione della malattia.

<<L’emergenza sanitaria ha comportato gravi conseguenze economiche per il settore agricolo e dell’outdoor, per questo era necessario mettere in campo misure straordinarie, con il coordinamento del commissario, senza procedere con provvedimenti in deroga occasionali – commenta l’on. Franco Vazio, vicepresidente Commissione Giustizia alla Camera.

La peste suina rappresenta un problema di carattere nazionale, in quanto se superasse i confini attuali della zona rossa l’intera filiera suinicola subirebbe un pesante contraccolpo, dal valore di quasi 2 miliardi di euro, con il conseguente blocco delle esportazioni.

Come avevo ribadito – prosegue il deputato – un’emergenza come questa implica l’utilizzo di strumenti eccezionali, norme efficaci e risorse: risarcimento dei danni e ristori, oltre a procedere con un abbattimento selettivo dei cinghiali in grado di ridurre drasticamente il sovrappopolamento, ormai fuori controllo e nefasto per gli agricoltori ma anche per la stessa sicurezza stradale.

Per questo il commissario deve avere tutti i poteri e le regioni devono coordinarsi nelle relative ordinanze, in quanto è indispensabile avere una regolamentazione comune tra Liguria e Piemonte sulle deroghe previste per le attività nel nostro entroterra e nelle zone boschive.

Oltre agli aiuti economici per la filiera suinicola, è stato approvato un importante ordine del giorno sui provvedimenti di sostegno per le attività che hanno subito danni economici per le chiusure e/o limitazioni derivanti dall’ordinanza ministeriale, in particolare per il comporto del turismo e dell’outdoor.

Il sottoscritto, assieme ai colleghi parlamentari, si è impegnato fin dall’inizio dell’emergenza per individuare il miglior percorso possibile per affrontare la situazione, sia dal punto di vista sanitario quanto sul piano economico: serviva unità di intenti e risposte concrete, così è stato fatto.

Ora – conclude Vazio – l’attuazione del piano per ridurre la popolazione degli ungulati e accelerare sull’arrivo dei fondi stanziati per i settori produttivi coinvolti dalle restrizioni>>.

 

G. D.