Arrestato il 45enne autore della violenta rapina in gioielleria a Bolano
Dopo una complessa e minuziosa attività di indagine dei carabinieri di Sarzana
L’uomo, un cittadino italiano residente in provincia di Prato, è stato arrestato con la pesante accusa di rapina e lesioni personali aggravate ai danni del titolare della gioielleria di Bolano (La Spezia).
I fatti risalgono allo scorso 21 gennaio, nella frazione di Ceparana del Comune di Bolano: erano all’incirca le 19, quando un gioielliere, Novelli Franco, si stava apprestando a chiudere il suo esercizio commerciale; all’improvviso due uomini vestiti di scuro e con il volto travisato, fecero irruzione nel negozio con armi in pugno.
Gli puntarono una pistola alla gola ed esplosero anche alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio. Inoltre, per farsi consegnare il bottino, oltre cinquecentomila euro tra gioielli e orologi, la vittima venne percossa con violenza rendendone necessario l’immediato ricovero in Pronto soccorso.
L’episodio aveva destato allarme sociale anche per la particolare aggressività con la quale l’ignaro gioielliere era stato colpito senza nessuna valida motivazione, anche al fine di impedire l’immediato intervento da parte delle Forze dell’ordine.
I Carabinieri di Sarzana intervennero prontamente sul luogo del reato, per una prima ricognizione ed i rilievi del caso. Sono iniziate cosi le minuziose e serrate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di La Spezia, iniziate da una prima visione delle telecamere presenti in loco.
Dopo alcune settimane, le indagini dei militari hanno portato a dare un nome ed un volto ad uno dei malviventi. L’Autorità Giudiziaria, concordando pienamente con quanto rapportato dai Carabinieri, ha emesso nei confronti del pregiudicato un’ordinanza di custodia in carcere per i reati di rapina e lesioni personali aggravate.
Nelle prime ore della mattinata odierna, i militari sono giunti in Prato ed hanno tratto in arresto il cittadino italiano 45enne con un passato criminale di rilievo. Dopo essere stato accompagnato presso la caserma dei Carabinieri di Sarzana per le formalità di rito, il rapinatore è stato poi associato presso la casa circondariale di La Spezia.
G. D.