Casi di peste suina salgono a 60, Ferrari: No alla ghettizzazione
Quattro i nuovi casi, tutti in Liguria e sempre in comuni già contagiati
Mentre dagli uffici regionali esce una prima piantina con le varie ipotesi della recinzione che dovrebbe isolare i cinghiali in una “bolla”, il commissario straordinario Angelo Ferrari è intervenuto ieri in una audizione presso le Commissioni regionali piemontesi Agricoltura e Sanità dove ipotizza che la fine dell’emergenza peste suina non avverrà prima dell’autunno 2023.
<<Non vogliamo che Piemonte e Liguria siano ghettizzate, l’obiettivo primario è l’eradicazione della peste suina africana – ha dichiarato il neocommissario straordinario -. Per questo non potrà essere certificata, nella migliore delle ipotesi, prima dell’autunno 2023.
Da qui la necessità di interventi tempestivi, perché se si verificasse il passaggio della peste suina dai cinghiali ai maiali – ipotesi finora scongiurata – le conseguenze sarebbero assai più catastrofiche di quelle attuali, con pesantissime ripercussioni su allevamenti suinicoli e commercializzazione dei prodotti da essi derivati.
Ferrari ha spiegato che la strategia si basa sulla gestione e il controllo dei cinghiali e la creazione di ‘barriere tagliafuoco’ per creare il vuoto sanitario nella zona critica, in Piemonte e in Liguria, sia macellando sia abbattendo i capi degli allevamenti nella zona contaminata.
<<La proposta di una rete che dovrebbe circondare la zona infetta va affrontata con attenzione e celerità, coinvolgendo il territorio, per contenere il più possibile le fughe a est e a ovest. È necessario affrontare la situazione con la massima trasparenza ma mantenendo un basso profilo per prevenire allarmismi e, soprattutto, fake news>>.
Quindi al momento non resta che lavorare sui confini della piantina di cui sopra, sindaci e associazioni sono particolarmente attivi nell’evitare che da “seicento chilometri” vengano calate su questo territorio nuove assurde disposizioni.
Nel frattempo i casi positivi sono 60, quattro nuovi: in totale 32 in Piemonte, 28 per ritrovamenti in Liguria.
Le quattro nuove positività, tutte provenienti dalla zona rossa, sono state trovate nella provincia di Genova: tre a Rossiglione (otto casi totali), uno a Campo Ligure (quarto caso).
Questi i casi suddivisi per Comune
- Arquata Scrivia 5 AL Piemonte
- Bosio 1 AL Piemonte
- Campo Ligure 4 GE Liguria
- Campomorone 1 GE Liguria
- Casaleggio Boiro 1 AL Piemonte
- Castelletto d’Orba 3 AL Piemonte
- Fraconalto 1 AL Piemonte
- Genova 1 GE Liguria
- Isola del Cantone 5 GE Liguria
- Lerma 4 AL Piemonte
- Mignanego 5 GE Liguria
- Molare 1 AL Piemonte
- Moltaldeo 2 AL Piemonte
- Ovada 4 AL Piemonte
- Rocca Grimalda 1 AL Piemonte
- Ronco Scrivia 4 GE Liguria
- Rossiglione 8 GE Liguria
- Serravalle Scrivia 1 AL Piemonte
- Silvano d’Orba 2 AL Piemonte
- Tagliolo Monferrato 2 AL Piemonte
- Voltaggio 4 AL Piemonte
G. D.