Pastorino sulla peste suina, “Lavoriamo per attenuare le restrizioni”

Pastorino sulla peste suina, “Lavoriamo per attenuare le restrizioni”
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Il mondo dell’outdoor alza la voce e chiede a Regione Liguria delle soluzioni

Interrogazione risponde l’assessore Piana  QUI

L’ordinanza emanata dai ministeri della Salute e delle Politiche agricole sull’emergenza peste suina dispone il divieto di attività come caccia, pesca, raccolta funghi, trekking, escursioni in mountain bike nella “zona rossa”, che attualmente comprende 114 Comuni (36 in Liguria e 78 in Piemonte). L’obiettivo è di evitare qualsiasi interazione diretta o indiretta con i cinghiali.

Il Consiglio Regionale ieri ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che vede come primo firmatario e proponente il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino. L’assemblea legislativa ligure si è quindi detta favorevole alla costituzione di un tavolo sulla peste suina con la presenza dei sindaci delle zone interessate e di tutte le realtà del territorio.

«È un risultato positivo – commenta Pastorino – Si sta lavorando per riuscire ad attenuare una serie di restrizioni che, pur nel rispetto delle normative per la salute dei suini, vanno attenuate.

Non c’è dubbio che il nostro entroterra stesse vivendo già da prima una situazione difficile di abbandono e incuria, a maggior ragione ora alcune disposizioni vanno ripensate, a partire da un doveroso un riconoscimento di danni economici ed indennizzi fino alla valutazione dei danni ambientali e strutturali che la totale chiusura di sentieri, boschi e annessi rifugi e bivacchi stanno inevitabilmente comportando».

Regione Liguria valuterà così le possibili alternative e soluzioni, con riferimento alla scelta di porre in essere azioni comuni.

«Oltre l’ordine del giorno presentato e votato all’unanimità – conclude Pastorino – c’è stato un incontro tra i capigruppo e alcune realtà dell’outdoor con la presenza dell’assessore competente Piana in cui, anche su richiesta mia e di altri consiglieri regionali, è stato evidenziato il ruolo delle associazioni che presenteranno proposte concrete che l’assessorato porterà immediatamente al confronto con il Governo per trovare soluzioni alternative alla totale chiusura dei boschi».

 

G. D.