Fuoco alla casa dei vicini a San Bartolomeo, madre e figlio in carcere

Fuoco alla casa dei vicini a San Bartolomeo, madre e figlio in carcere
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L’incendio scoppiò nella notte del 2 di marzo, le successive indagini dei Carabinieri inchiodano i due

Sono durate poco più di un mese le indagini relative ad un incendio verificatosi il 2 marzo scorso in un’abitazione di San Bartolomeo al Mare. Intorno alle 4 di notte le fiamme avvolsero una palazzina provocando una deflagrazione in cui una persona rimase ferita.

Allora fu evacuata un’abitazione vicina e la circolazione stradale fu interdetta.

Non poteva essere un incidente fortuito

I Carabinieri di Diano Marina intervenuti esclusero fin dalle prime battute l’ipotesi accidentale: constatarono come alcuni elementi fossero discordanti.

Le indagini, coordinate dalla Procura Repubblica di Imperia, accertarono dissapori tra vicini. Tali da ipotizzare acredine e conflittualità anche pesante.

Nel momento dell’intervento, i carabinieri trovarono sul posto una vicina che riferì di esser tornata sul posto dopo aver portato il figlio all’Ospedale di Albenga perché investito dalle fiamme dell’esplosione mentre si trovava nel giardino dell’abitazione. Quanto riferito insospettì i militari, essendo inverosimile come una persona potesse essere all’esterno a quell’ora.

Peraltro, il fatto che il giovane non fosse stato portato al più vicino presidio medico imperiese rese ancora più dubbia la versione dei fatti. I carabinieri recuperarono gli abiti del malcapitato, ancora intrisi di liquido infiammabile, nella lavatrice.

Comprarono il carburante presso un self-service del paese

Prove e dichiarazioni discordanti portarono alla denuncia del ragazzo in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, ritenendolo responsabile dell’incendio.

Successive indagini dimostrarono come i due, la sera precedente, avessero acquistato il carburante presso un distributore self-service locale. Così come forzarono il portone d’ingresso dell’abitazione dei vicini per poi appiccare il fuoco.

Le dichiarazioni dei due indagati, apparse da subito poco verosimili, confermarono le accuse.

Il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere.  Pertanto i carabinieri ieri sera hanno trasferito madre e figlio presso le carceri di Imperia e Genova.

 

G. D.