Curava il Covid beccato da Striscia denunciato dalla Finanza
La Guardia di Finanza di Rimini ha denunciato un falso medico omeopata fitoterapeuta che vendeva preparati per curare il Covid-19
Il servizio di Max Laudadio su Striscia la notizia è uscito ieri sera e oggi la Finanza ha perquisito l’abitazione del falso medico.
Lo stesso vantava di aver curato personaggi importanti, anche all’estero, e faceva pagare le sue polveri “magiche” incassando poi un’offerta per la “consulenza”.
L’uomo, denunciato dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini alla locale Procura della Repubblica, faceva intendere di essere in possesso delle abilitazioni per esercitare la professione di medico chirurgo omeopata – fitoterapeuta, nonché di ricercatore biodinamico, ma esercitava abusivamente la professione a scapito degli ignari pazienti.
L’attività di indagine, svolta da militari del dipendente Nucleo Pef fin dai primi giorni del mese di marzo, ha permesso di individuare alcuni clienti e di ascoltare in atti gli stessi, rilevando che il falso medico spediva in contrassegno, a numerose persone, “polverine magiche” a base di comuni erbe, ingenerando erroneamente nei pazienti il convincimento che assumendo le stesse avrebbero curato i loro mali, tra cui il Covid-19 o non lo avrebbero contratto.
Il falso professionista, all’esito della preliminare attività di indagine, veniva denunciato alla locale Procura della Repubblica per abusivo esercizio della professione medica e per il reato di truffa.
Il Pubblico Ministero Dott. Davide Ercolani, preso atto delle indagini svolte e acquisito anche il filmato mandato in onda ieri sera 1° aprile nel corso della trasmissione televisiva Striscia la notizia, emetteva Decreto di perquisizione locale e sequestro, che veniva eseguito in data odierna dalle fiamme gialle riminesi.
L’attività svolta ha permesso di rinvenire e sequestrare i preparati del sedicente medico, tra cui quello per il Covid-19, che ora saranno analizzati per individuarne il contenuto. Sequestrata anche la documentazione sulle spedizioni e i corrispettivi percepiti, ammontanti da una prima speditiva ricognizione, a migliaia di euro al mese.
L’indagato non è stato in grado di esibire alcun attestato professionale e/o laure abilitanti l’esercizio di pratiche medico-sanitarie.
La Finanza informa che “eventuali parti offese potranno contattare la sala operativa del comando provinciale della Guardia Finanza di Rimini per sporgere eventuali denunce – querele o riferire circostanze utili alle indagini”.
L’attività di servizio svolta conferma ancora una volta l’attenzione primaria che la Guardia di Finanza rivolge costantemente alla tutela dei consumatori contro i rischi alla salute e sicurezza.
Questa sera Striscia manderà in onda la seconda parte del filmato.
G. D.