Acqui Terme. Denunciato un funzionario del Comune per lesioni e violazioni sulla sicurezza e 4 aziende
Insieme al dipendente pubblico sono stati denunciati anche i responsabili di quattro aziende
I Carabinieri di Acqui Terme, a conclusione degli accertamenti svolti unitamente al personale dello SPreSal della locale Asl, hanno denunciato un funzionario del Comune per lesioni personali e violazioni in materia di norme sul lavoro e quattro responsabili di ditte private per lesioni personali colpose e violazioni in materia di sicurezza sul posto di lavoro.
I fatti risalgono al recente evento alluvionale del 24 settembre, quando, a causa delle abbondanti precipitazioni piovose verificatesi e all’improvvisa ondata di piena di un torrente, un gruppo di dipendenti di una ditta incaricata di eseguire lavori di ripulitura del greto veniva sorpreso a bordo dei mezzi d’opera e travolto dalle acque.
Sette operai riuscivano a mettersi in salvo salendo sui tetti dei veicoli, mentre altri due venivano trascinati dalla corrente e recuperati nel letto del fiume Bormida solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile. I malcapitati, trasportati presso il locale ospedale civile, riportavano fratture e ferite lacero-contuse agli arti inferiori e superiori.
Nello specifico, il funzionario comunale è stato deferito per non avere provveduto, all’atto dell’affidamento dei lavori alla ditta incaricata, alla verifica dell’idoneità tecnico-professionale dell’impresa, acquisendo il previsto documento di valutazione dei rischi; mentre tre dei datori di lavoro delle ditte incaricate sono stati deferiti per non avere provveduto a programmare e impartire istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato, fossero in grado di cessare le attività e mettersi al sicuro.
Per uno dei tre responsabili, è stato contestato anche il reato di lesioni colpose, per le ferite riportate dai due operai travolti dalle acque, peraltro figli dell’interessato.
Inoltre, il preposto di una quarta ditta è stato deferito per non avere provveduto a richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e le relative istruzioni di messa in sicurezza di questi ultimi.
Brevi dall’acquese
I Carabinieri di Ovada hanno sottoposto un ecuadoregno 22enne alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il giovane, già sottoposto all’obbligo di dimora, è stato ritenuto responsabile di ripetute violazioni della misura in atto, come accertato in occasione dei controlli effettuati; per questo il Tribunale di Genova ha deciso l’aggravamento.
I Carabinieri di Cassine, a conclusione degli accertamenti scaturiti da una querela sporta da una pensionata del posto, hanno deferito in stato di libertà il figlio 53enne, tossicodipendente e con pregiudizi di polizia, che dal mese di maggio aveva posto in essere nei confronti della madre vessazioni psicologiche e minacce, danneggiando altresì gli arredi, gli effetti personali e gli attrezzi agricoli presenti nell’immobile di proprietà della donna, al fine di ottenere denaro per acquistare sostanze stupefacenti.
G. D.