Braccio sul collo, mano sulla bocca e le strappa la collana, arrestato in via Pré
44enne, senegalese, rapina una donna nei vicoli del centro storico
La Polizia di Genova, con un’indagine lampo, ha rintracciato e sottoposto a fermo di p.g. per rapina aggravata un cittadino senegalese, T.S., quarantenne, irregolare sul territorio nazionale.
Una mattinata di alcuni giorni fa, l’uomo, dopo aver individuato la potenziale vittima, una donna che passeggiava in via dei Giustiniani, la raggiungeva da tergo afferrandole con forza il collo e mettendole una mano sulla bocca per impedire che potesse chiedere aiuto. Dopodiché, le strappava con forza la collana di oro e si dava alla fuga dileguandosi nel dedalo di vicoli del centro storico.
I poliziotti della locale Squadra Mobile, appresa la notizia, hanno immediatamente avviato le indagini volte all’identificazione e al rintraccio del reo. Grazie alle dichiarazioni della donna che forniva particolari fisici e somatici del rapinatore e, soprattutto, a seguito di un accurato lavoro di ricostruzione dell’evento delittuoso, gli investigatori della locale Squadra Mobile in brevissimo tempo sono riusciti a dare un volto al rapinatore.
I poliziotti hanno, quindi, dato il via alla ricerca dell’uomo tra le vie del centro cittadino, territorio oggetto di intensificati servizi di monitoraggio e prevenzione della recrudescenza dei fenomeni criminali nella fase post-pandemica, in ottemperanza alle direttive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e del Questore della provincia di Genova.
Nel corso del medesimo pomeriggio gli uomini della locale Squadra Mobile sono riusciti ad individuare T.S. in zona Pré e, nonostante il soggetto si fosse disfatto di parte degli abiti indossati al momento della rapina, il suo volto non è sfuggito agli occhi degli agenti che lo hanno riconosciuto e fermato.
Al termine degli atti di rito il T.S. veniva sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e associato alla Casa circondariale di Genova-Marassi. Successivamente all’udienza di convalida del fermo, l’uomo è rimasto in carcere in attesa di giudizio.
G. D.