Arrestato latitante mentre prende il sole al mare. Denunciata ditta che smaltiva scarti di legno in una scarpata
Due interventi dei carabinieri di Sarzana e dei carabinieri forestali di Sesta Godano nello spezzino
Soggiornava sereno in spiaggia a Marinella, latitante rintracciato ed arrestato dai carabinieri
Nella tarda mattinata di ieri i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sarzana lo hanno rintracciato ed arrestato, mentre tranquillamente prendeva il sole sulla spiaggia di Marinella assieme ad altri suoi connazionali.
Poco prima i carabinieri di Sarzana hanno ricevuto dalla Questura della Spezia un allert proveniente dal sistema di controllo sulle persone alloggiate nelle strutture ricettive, che riguardava la presenza di un cittadino dell’Est Europa colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere che aveva pernottato la nottata precedente in un hotel dell’entroterra spezzino.
I militari si sono messi immediatamente sulle tracce dell’uomo che, nel frattempo, aveva lasciato l’albergo in compagnia di quattro suoi connazionali. Le informazioni presenti nella banca dati delle Forze di Polizia hanno permesso agli operanti di risalire all’autovettura con cui il soggetto e gli altri quattro erano giunti in hotel.
Il veicolo è stato individuato sul lungomare di Marinella, parcheggiato di fronte ad un ristorante, ed è stato facile per i militari immaginare che il ricercato ed i suoi amici fossero andati in spiaggia confusi con gli altri bagnanti.
Così, una pattuglia in uniforme della Radiomobile si è posizionata sulla strada prospicente il ristorante simulando un controllo della circolazione stradale, contravvenzionando l’autovettura del ricercato per sosta non consentita, inducendo l’utilizzatore a presentarsi sul posto, come da lì a poco è avvenuto: una donna si è avvicinata ai Militari chiedendo spiegazioni sulla contravvenzione contestata.
Contestualmente i carabinieri dell’Aliquota Operativa hanno setacciato la spiaggia, confondendosi tra i turisti, fino a quando hanno individuato con certezza il ricercato segnalandolo ai colleghi in divisa insieme ai quali lo hanno bloccato.
Sulla testa dell’uomo, un operaio 28enne pregiudicato, pendeva un ordine di carcerazione per numerosi furti. L’uomo è stato poi condotto al carcere della Spezia dove rimarrà detenuto in custodia cautelare in attesa del processo pendente a suo carico.
L’operazione rientra nella più ampia attività condotta dai carabinieri della Compagnia di Sarzana per la prevenzione ed il contrasto dei furti e delle rapine ai danni delle abitazioni della vallata del Magra, ancor più intensificata durante la bella stagione quando più spesso i proprietari si allontanano dalle case lasciandole incustodite.
I carabinieri invitano i cittadini a mettere in atto ogni possibile accortezza per difendersi dalle incursioni dei ladri, segnalando alle Forze dell’Ordine ogni movimento sospetto di persone o veicoli, proteggendo le proprietà con dispositivi di difesa passiva e sistemi di allarme.
Gestione illecita di rifiuti derivanti da lavorazioni del legno scaricati lungo una scarpata
I carabinieri forestali di Sesta Godano hanno denunciato per smaltimento illecito di rifiuti il titolare di una ditta boschiva. La ditta lavorava in un piazzale sterrato al passo della Mola in comune di Carro, effettuando lo scortecciamento di tronchi di castagno.
Durante il pattugliamento del territorio i militari notavano una consistente ed insolita colorazione marrone della scarpata a valle del piazzale, da una verifica ravvicinata si accertava che lungo la scarpata erano stati scaricati oltre 100 metri cubi di residui della lavorazione (prevalentemente cortecce).
Gli veniva così contestava la violazione penale di smaltimento illecito rifiuti.
Il caso rientra tra quelli dove è possibile applicare una specifica procedura semplificata (art. 318 bis del d.lgs. 152/2006) che consiste nell’ordinare al trasgressore la rimozione entro 30 giorni dei rifiuti indebitamente scaricati. Se il trasgressore ripulisce la zona il procedimento penale viene archiviato e sostituito da una sanzione amministrativa, che in questo caso ammonta a circa 6000 euro.
G. D.